martedì 27 ottobre 2020

PECHSTEIN

Bassermann-Jordan è un nome ricorrente su queste pagine (potete leggere qui un approfondimento sull’azienda), nonché una delle aziende di peso del Pfalz. Con sede a Deidesheim, l’azienda ha a disposizione un parco vigneti di prim’ordine gestito secondo la filosofia Biodinamica, che comprende anche 0.75 ettari nel Pechstein, “Grand Cru” di Forst con vene di basalto nero-verdi che si estende per complessivi 15.3 ettari. 



Veduta del Pechstein, da www.bassermann-jordan.de

Pechstein 2015 G.G. – Bassermann-Jordan 
La vendemmia è frutto di quattro diversi passaggi effettuati a inizio ottobre. Fermentazione con lieviti spontanei per metà in acciaio e per metà in botti grandi. 
Ricchezza aromatica che dalla pesca e gli agrumi si sposta verso toni di pietra focaia e di mandorla, con lieve sfondo idrocarburico e balsamico. Naso generoso e multi sfaccettato. 
La struttura è piena, con tanto vigore sapido più che acido. Quindi un Riesling per chi ama la potenza, più che la finezza, ma una bottiglia che comunque non eccede nell’opulenza e incede ben salda e compatta grazie al cuore minerale che la percorre.

lunedì 5 ottobre 2020

IN VERTICALE

Finalmente tornano le verticali nel RieslinGarten. Protagonista Willi Schaefer con il suo Graacher Domprobst Kabinett degustato in sette annate (comprese tra la 2017 e la 2007) nella bellissima Villa Barattieri di Albarola (Vigolzone, Pc). L’azienda ormai gestita da Cristoph Schaefer, figlio di Willi, ha già trovato spazio diverse volte su queste pagine (come qui) e giustamente gode ormai della fama di fuoriclasse imprescindibile per capire ciò che la Mittel Mosel può offrire: il concetto di intensità senza peso espresso in forma liquida. La combinazione di aerea leggerezza ed energia propulsiva che trovano la quadratura del cerchio.



GRAACHER DOMPROBST KABINETT - Willi Schaefer

2017 
Partenza col botto, con un grande Kabinett di altissimo livello, molto giovane, contratto e parzialmente chiuso al naso, ma veramente di alto lignaggio. Sotto toni di lieve chiusura sulfurea emerge un lato agrumato di lime e mandarino, più toni di pesca gialla. Intenso e scalpitante al palato, quasi potente a dispetto della sua bassa % alcolica e della sua leggerezza, regala un’articolazione dinamica e ricca di sprint. 
Finale molto lungo con colpo di coda energico e affilato, preciso e rinfrescante. Gran vino. Elettrizzante. 

2016 
Più aperto e quieto del precedente. Il naso esibisce già lievi cenni idrocarburici, ma si apre comunque a un profilo abbastanza complesso tra pera, pompelmo e spezie. Sviluppo gustativo ben bilanciato con un lato delicatamente morbido e composto che però, a confronto con il vino che lo precede, appare quasi rilassato.
Rassicurante. 



2015 
Si risale di tono grazie a una versione che combina la leggerezza del Kabinett con l’intensità e la complessità di una Spätlese. Apertura su scie floreali, di pesca bianca ed erbe aromatiche (anice, melissa), agrumi, cera d’api e zafferano. L’attacco gustativo è quasi grasso, ma trova subito una grande succosità e una freschezza notevole. Finale molto lungo.
Completo. 

2014 
Il lato idrocarburico è ben integrato con i toni di fiori bianchi, pompelmo e mandorla, più un tocco di croccante alle nocciole che emerge con l’ossigenazione. Bocca relativamente semplice, ariosa e vivida, anche se più corta dei vini precedenti.
Gustoso. 



2013 
Altro anno dispari, altra annata pimpante e luminosa. Pesca gialla, ribes ed erbe aromatiche a dominare il quadro aromatico con un lieve fondo di zafferano. Il palato ha una buona presenza al palato, subito rinfrescata da toni agrumati. Finale lungo, reattivo e scattante che fa danzare il vino sulla lingua. Elegante. 

2009 
Si salta qualche vendemmia e si scavalla il confine dei dieci anni. Altra grande bottiglia. L’approccio al naso è subito minerale e si divide tra sensazioni di polvere da sparo, gesso e pietra focaia, più tocchi di idrocarburi, pesca bianca, erbe secche e spezie. Dinamico e scattante con un tocco di crema pasticcera che contrasta la viva acidità. Finale fresco molto succoso, speziato e preciso.
Complesso. 



2007 
Con la bottiglia più datata si va indietro di tredici anni. Il naso, elegante e stratificato, si apre su toni di pera, limone, pesca gialla, cumino e canfora, con contorno balsamico e lievemente fumè. 
Il palato incede con bella vitalità gustativa, ma con andamento apparentemente compassato, per lo meno più morbido rispetto al 2009, animato da scie sapide vivaci e forse senza lo sprint del campione. Prossimo all’apice della sua parabola espressiva.
Composto.