lunedì 7 settembre 2020

MERKELBACH BROS.

I fratelli Alfred e Rolf Merkelbach non sono nuovi su queste pagine (qui l'ultima volta in cui ne avevo parlato) e nel corso di quasi settanta vendemmie (70!) hanno rappresentanto - e rappresentano - il più tradizionale classicismo dei Riesling della Mittel Mosel, un ottimo punto di partenza per avvicinarsi ai vini della zona. 
Il bello è che non cessano di regalare perle provenienti dalla loro tana in quel di Ürzig e in particolare dal mitico “cru” Ürziger Würzarten, del quale posseggono alcune preziose parcelle situate subito dietro le abitazioni, nella parte medio-bassa del vigneto. 


La vendemmia 2015 ha rappresentato una svolta dopo le difficoltà avute nella complicata annata 2014, che ha convinto i due fratelli (all’epoca quasi ottantenni) a ridurre la superficie vitata da due a un solo ettaro, per poter continuare a gestire in prima persona le operazioni in vigna e in cantina. 
Dal punto di vista qualitativo l’annata 2015 ha dato una eccellente batteria di vini, dieci in tutto da altrettanti fuder, ricchi di maturità zuccherina ma anche di acidità. Una tra le migliori vendemmie per i Merkelbach, forse la migliore, nell’arco del decennio. 
Tra le tre Spätlese prodotte nell’ Ürziger Würzarten ho assaggiato quella contrassegnata dall’AP 07, una grande espressione di Riesling della Mosella. 


Ürziger Würzarten Spätlese 2015 (AP 07) – Alfred Merkelbach 
Apertura olfattiva d’impatto: frutto agrumato, spezie (zenzero) e note tropicali in un naso che gode già di buona espressività anche se ancora in via di formazione. 
La bocca attacca ricca (anche sul fronte zuccherino, oltre 60 gr/l) ma vibrante e si sviluppa ariosa, dinamica e molto fresca. La bellezza gustativa di questa bottiglia da 7.5% di alcol sta nel suo essere golosa e allegra, ma anche complessa. Un vino dal passo leggero e al tempo stesso intenso. 
Una Spätlese importante, che pur non perdendo il carattere del proprio prädikat mostra sfumature di categoria superiore.

martedì 1 settembre 2020

JOHANNISBERG

Schloss Johannisberg incarna la storia del Riesling come meglio non si potrebbe fare. 
Un solo dato storico basti per tutti: 300 anni fa è stata la prima azienda in assoluto a coltivare esclusivamente riesling nelle proprie vigne. Nessuno lo aveva mai fatto prima. 
In contemporanea il Principe di Fulda obbligò i proprietari viticoli del Rheingau a piantare riesling. Solo da quel momento iniziò la vera e propria valorizzazione del vitigno, già coltivato da tempo, in Germania. 
Schloss Johannisberg conta su 50 ettari vitati esposti a sud su una collina di argilla rossa e quarzite, in comune di Geisenheim, tra 120 e 180 metri slm sul 50° parallelo. Una collina isolata circondata da vigneti che guardano il Reno e alle proprie spalle trovano protezione dai venti freddi grazie al massiccio del Taunus. 


Per distinguere le numerose tipologie prodotte l’azienda utilizza il colore della capsula. La tipologia Rotlack (che si riferisce a una striscia di colore rosso – rot – sulla capsula) ad esempio indica vini del predikat “kabinett”. 
Per il Rotlack Kabinett trocken la fermentazione viene svolta con lieviti indigeni parte in acciaio e parte in botti grandi provenienti dalle foreste di proprietà. 


Schloss Johannisberger Rotlack Kabinett trocken 2015 - Schloss Johannisberg
Naso di impatto deciso in cui spiccano subito gli agrumi con toni di lime ma anche di erba limoncella. Intorno tocchi più austeri di selce e qualche scia tropicale. Un bel mix, abbastanza complesso per la tipologia, tra immediatezza e profondità. 
Il palato attacca con un pizzico di morbidezza appena accennata, ma poi fila via vispo, sottile e compatto. Finale che chiude con rinnovata freschezza agrumata. 
Un ottimo Kabinett.