martedì 29 dicembre 2015

CALIBRO 90

Werlè Erben ha già trovato spazio altre volte (vedi qui e qui), ed oggi torniamo sul tema con un'incursione in uno dei Cru più pregiati del Pfalz: il Pechstein di Forst, un vero e proprio “Grand Cru” di origine vulcanica, sassoso e ricco di basalto nero che gli dà nome (pech significa pece). Qui vicino, fino agli anni '80, c'era una cava di estrazione del basalto, roccia che in vigna ha la capacità di immagazzinare il calore durante il giorno per restituirlo di notte.


17 ettari con altitudine che parte da 120 metri e sale fino a 160 metri s.l.m., fermandosi poco prima della zona più fresca vicina al bosco, dove il Pechstein lascia spazio al meno pregiato Musenhang. Il Pechstein confina con l'Ungeheuer ed il Jesuitengarten, altre vigne di massimo pregio secondo la classificazione del Regno di Baviera risalente al 1828.
 

Forster Pechstein spätlese 1990 - Werlé Erben
Naso ricco e complesso, in continua evoluzione tra note minerali, frutto e florealità: ardesia, petrolio, ananas candito e confettura di susina gialla, zafferano.
Bocca compatta e solida, di freschezza e sapidità vibranti, secca (anche se l'”etichetta” scritta a mano non lo specifica) e con finale leggermente amarognolo. Ritorno retro-olfattivo agrumato (pompelmo, arancio) con sfumature finali quasi di muschio.
Complessa e viva, polifonica, gran bella bottiglia.


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