Durante le Giornate del Riesling 2013 di Naturno ho avuto il piacere di conoscere personalmente Peter Dipoli, che non è
solo un produttore di vino, ma una figura di riferimento per molti
vignaioli ed altro ancora. Tra le varie cose, mi piace segnalare
la sua grande, instancabile sete di conoscenza viticola e la sua
voglia di far conoscere l'Alto Adige (in generale, non solo quello
vitivinicolo) e il Riesling (lui che non lo produce). Qualcuno l'ha
definito un “promotore culturale”, espressione che in fondo ci
pare azzeccata.
Peter ha ricostruito puntigliosamente la storia del
Riesling in Alto Adige. Ci sono numeri precisi ed eloquenti, più che
riflessioni (che comunque ci sono, un po' nascoste tra le righe,
scarne...ma a buon intenditor...), in un documento prezioso, con dati
abbastanza aggiornati, che Peter ci ha consegnato e che vi
proponiamo.
Serve anche per capire e per ricordarci come la storia
del Riesling in Alto Adige (soprattutto in Val Venosta e Valle
Isarco, le zone in crescita, più mediatizzate e che danno i vini più
interessanti) sia al tempo stesso antica e recente e come riguardi
tuttora numeri confidenziali, poche decine di ettari in tutto, quasi
nulla sul totale regionale.
Considerate queste righe come introduzione alle Cronache
di Naturno, i racconti delle Giornate del Riesling (in
particolare del Concorso Enologico) che pubblicherò nei prossimi
giorni, e alla imminente verticale del Riesling Kaiton di Kuenhof.
Peter Dipoli |
IL RIESLING - di Peter Dipoli
STORIA
Origine:
Valle del Reno;
incrocio tra
Weisser Heunisch e Vitis Silvestris x Traminer;
prima
citazione: nel 1435 a Rüsselsheim sul Reno;
dal Medio
Evo fino alla secolarizzazione è la chiesa a disporre sulla
coltivazione della vite;
fine 18° e
inizio 19° secolo: inizia l’epoca di massimo splendore del
Riesling;
attraverso
un risoluto impegno qualitativo il Riesling raggiunge una alto
prestigio mondiale con prezzi superiori ai più famosi Bordeaux,
Borgogna e Champagne;
dopo il
crollo della nobiltà europea e la fine della prima guerra mondiale
inizia il tramonto del Riesling;
la fine
della seconda guerra mondiale segna un ulteriore momento negativo
sostenuto anche attraverso la legge viticola tedesca del 1971;
soltanto
verso la fine degli anni ’80 si registra una sensibile ripresa
qualitativa;
questa ripresa continua tutt’ora e viene denominata “Il rinascimento del Riesling”.
questa ripresa continua tutt’ora e viene denominata “Il rinascimento del Riesling”.
Weisser Heunisch |
RIESLING, una varietà con carattere
Influenzata
da:
origine-zona
di coltivazione-microclima: pone esigenze elevate per essere
veramente buono;
cresce in
modo ottimale in zone privilegiate e protette di regioni viticole
fresche;
importante
è una lunga e lenta maturazione che nelle zone classiche va dai 120
ai 150 giorni;
in zone
calde il Riesling raggiunge troppo presto il suo punto di
maturazione, il vino risulta grossolano e banale (petrolio);
terreno:
preferisce sicuramente terreni ben drenati di natura acida quali
Schiefer, scisti ecc. anche se si possono trovare alcuni ottimi
Riesling cresciuti su terreni calcarei, come ad esempio il CRU
Fürstentum della Domaine M Blanck in Alsazia.
RIESLING NEL MONDO
Circa 50.000 ettari coltivati
-
Germania 22.500 ha
Australia
4.400 ha
Francia
3.500 ha
Austria
1.900 ha
Nuova Zelanda
920 ha
Italia
300 ha (57 in Alto Adige)
Sud Africa
215 ha
RIESLING IN ALTO ADIGE
Storia
Introduzione
a livello sperimentale dall’ass. agricola del Tirolo e Vorarlberg
(fondata nel 1838) con il determinante sostegno del arciduca Giovanni
d’Austria;
nell’edizione
1885 del Calendario Agricolo Tirolese, Mader consiglia il Riesling in
terreni permeabili, sassosi e in media collina;
nel 1894 E.
Mach pubblica un quaderno con il titolo “la Viticoltura e Vini del
Tirolo Tedesco” dove viene citato il vitigno Riesling presente a
Bressanone, Bolzano e Merano. Nello stesso opuscolo possiamo trovare
anche le analisi di vini Riesling prodotti dal 1878 al 1892;
nel 1896
alla prima edizione della mostra mercato dei vini di Bolzano vengono
presentati i primi Riesling.
Ci sono
voluti quasi 100 anni perché il Riesling venisse scoperto nel suo
potenziale qualitativo. Come tutti i vini introdotti a metà ‘800 il Riesling ebbe fino all’ultima decade del ‘900 soltanto
un ruolo secondario nell’economia viticola Alto Atesina.
Evoluzione
della superficie coltivata
Situazione
Attuale
Val
Venosta – Vinschgau
I primi
1990 |
Oswald Schuster |
1000 mq |
primo impianto
| ||
1995 |
Oswald Schuster |
|
primo imbottigliamento | ||
|
|
| |||
1991 |
Hubert Pohl |
400 mq |
primo impianto | ||
1994 |
Hubert Pohl |
|
primo imbottigliamento |
Le aziende leader
Periodo di vendemmia: dal
2 al 20 ottobre
Valori medi mosto: 18,5
– 20,7 babo.
5,6 – 10,5 acidità.
2,8 – 3,26 Ph.
-
primo impianto
1993
superficie 7 ha
primo imbottigliamento
1995
Falkenstein
- Terreno: sabbioso umoso di origine morenica, poco scheletro, acido
- Periodo di vendemmia: dal 05 al 15 ottobre
- Valori medi mosto 18,9 – 19,7 Babo
- 6,8 – 7,9 acidità
Valle
Isarco – Eisacktal
Le aziende leader
-
Venduto fino introduzione della DOC (2003) come vino da tavola con il nome KAITON, nel 1999 ottiene 3 bicchieri Gambero Rossoprimo impianto
1993
superficie 2 ha
primo imbottigliamento
1996
-
Terreno: permeabile di origine morenica con presenza di scisti e granitiprimo impianto
1999
superficie 1 ha
primo imbottigliamento
2003
- Periodo di vendemmia: dal 15 al 22 ottobre ( dal ’07 – 2 vendemmie)
- Valori analitici: 18,5 – 20,0 babo
- 8,0 - 9,0 acidità
- 2,8 – 3,0 Ph
- Considerazioni sul Riesling in Alto Adige
- Il Vino
Gradi alcool: 12,5 – 13,5- Acidità 6,8 – 7,5 gr/litro
- Zucchero residuo: 5 – 7 gr/litro
In parte simili ai valori dei Riesling tedeschi della Mosella nella versione “TROCKEN”, si differenziano da questi per un contenuto superiore in alcool, una maturazione più precoce dei profumi e per l’equilibrio in bocca.
Anche il potenziale di
invecchiamento è di conseguenza più limitato.
Peter Dipoli
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