Dr. Bürklin-Wolf
è tutt'altro che nuovo su queste pagine (vedi QUI e QUI), ma mai
eravamo andati a curiosare di persona tra vigneti e botti aziendali
accompagnati dal kellermeister piacentino Nicola Libelli che,
insieme al collega altoatesino Oskar, è responsabile di questa
recente e inedita gestione italiana della cantina di Wachenheim, nel
Pfalz.
Meteo pessimo e scarsa
possibilità di camminare nei vigneti, ma non ci siamo voluti far
mancare una tappa nei mitici Kirchenstück,
Jesuitengarten e Pechstein di Forst, in una piccola area dove si
concentrano alcuni tra i più importanti Lage della zona.
Poi, via in cantina ad
assaggiare i 2013 dalle botti ovoidali termoregolate da 24 ettolitri
(ogni botte ovoidale in pratica contiene un Cru, o quasi) e dalle
vasche in acciaio.
Oltre ai Riesling (il
vitigno più coltivato in azienda, copre l'80% dei vigneti) naturalmente abbiamo
provato altro, prove di Pinot Bianco in botti nuove, Sauvignon,
Schreuebe e Pinot Nero, ma naturalmente l'attenzione, nelle righe
che seguono, verrà dedicata esclusivamente ai Riesling.
Ecco i 2013 assaggiati a
fine gennaio, quando alcuni vini dovevano ancora terminare la
fermentazione:
Nicola Libelli nel Kirchenstück |
Wachenheimer Böhlig
Dalle uve del primo
passaggio in vigna (con successivi passaggi si raccolgono i grappoli
per la versione Premier Cru del Böhlig).
Acidità su di giri, molto deciso, agrumato, quasi spigoloso.
Sviluppo semplice e sottile, affilato.
Wachenheimer
Rechbächel
Da un monopole
aziendale. Ancora in fermentazione, sensazioni fruttate di mela e
ananas, residuo zuccherino a parte sembra comunque un po' più
avvolgente del precedente, poco più largo.
Wachenheimer Goldbächel P.C.
Più complesso sia al
naso che al palato, sfondo balsamico su una piacevole struttura
fruttata.
Wachenheimer Böhlig P.C.
Vigna ricca di calcare
per un vino di polpa e freschezza, dallo sviluppo sicuro.
Wachenheimer
Rechbächel P.C.
Da una vigna situata di
fianco al Böhlig,
con maggiore contenuto di arenaria. Frutto immediato,
più tondo e maturo del Böhlig.
Wachenheimer Gerümpel
P.C.
Base agrumata, di limone
e buccia d'arancia. Fruttato e diritto.
...poi quasi tutti i Grand Cru, ovvero, tra qualche mese, 20-22.000 bottiglie in tutto (solo 2.000 di Kirchenstück) sulle quasi 500.000 totali aziendali:
Gaisböhl
G.C.
Da Ruppertsberg, suoli
molto argillosi, un monopole aziendale di 7,5 ettari. Potenza
e struttura, lunghezza. Muscoli portati con disinvoltura.
Ungeheuer G.C.
Lage di Forst dove
l'azienda dispone di 1 ettaro. A fine fermentazione, si offre grasso
e profondo, mandorlato.
Pechstein G.C.
Ancora da Forst, 1,7
ettari. Un po' chiuso, esprime toni affumicati e minerali con finale
austero di mandorla amara.
Hohenmorgen G.C.
0,88 ettari a
disposizione in uno tra i principali Lage di Deidesheim, con
microclima particolarmente caldo. Profilo mediterraneo, con note
fruttate generose, di pesca, palato strutturato e polposo, molto
saldo.
Langenmorgen G.C.
Sempre da Deidesheim,
Bürklin possiede una
parcella di 0,68 ettari. Da una zona più fresca rispetto
all'Hohenmorgen. Più stretto e snello, agile, lineare, bevibilità
fresca.
Kirchenstück
G.C.
Da mezz'ettaro di uno tra
più importanti (probabilmente IL più importante) Lage del Pfalz, a
Forst.
A fine fermentazione.
Frutto e mineralità al naso, al palato polpa e lunghezza.
Architettura grassa ma anche diritta, molto sicura, finale lungo e
fresco.
Nel Kirchenstück |
...e un po' di bottiglie,
degustate parte in cantina e parte nel ristorante aziendale:
Wachenheimer 2012
Il “base” da 85.000
bottiglie (un terzo delle quali vengono esportate in Norvegia).
Agrumi (limone),
acidità e una nota
marina che lo rendono molto beverino.
Ruppertsberger 2012
35.000 bottiglie. Da
suoli con elevata componente argillosa che accentuano la parte
fruttata del vino. Profilo accattivante di immediatezza fruttata
(note agrumate di caramella al limone). Più rotondo del precedente,
ma con buon slancio acido e finale salato.
Ruppertsberger
Hoheburg P.C. 2012
Floreale con note di
albicocca, viaggia spedito al palato in buon bilanciamento tra
residuo zuccherino appena accennato e freschezza acido-sapida.
Wachenheimer
Rechbächel P.C. 2012
Carattere fine ed
elegante, molto floreale.
Wachenheimer Gerümpel
P.C. 2012
Eleganza fruttata
agrumata; scorrevole.
Pechstein G.C. 2012
Succoso. Speziato e
sassoso, mineralità ben integrata con la parte fruttata (pesca). C'è
la consueta nota “stony” e fumosa del Pechstein ma con in più
questa componente fruttata. Deciso ed energico con un lato più
immediato e fine che lo rende completo.
Forster Ungeheuer 2005
Prima annata in
Biodinamica per l'azienda. Annata calda e di basse rese. Molto
frutto, poi mineralità, sassoso e leggermente affumicato. Annata
molto espressiva e comunicativa, profilo generoso.
Forster Ungeheuer 1999
Vendemmia molto fresca
per un vino elegante e tirato a lucido, quasi austero e molto ben
contrastato. Non è contratto, ma nervoso sì, dà idea di ulteriori
possibilità espressive nel tempo. Bel finale di mandorla dolce.
Chiudiamo infine con un
assaggio fatto non in azienda come i precedenti, ma a Piacenza,
all'Enoteca del Morino a metà marzo. Parliamo di un raro doppio
magnum di Pechstein 2004, gran vino: agrumato e minerale, con
note di fumo e cenere e un palato molto nitido, asciutto, in
bell'equilibrio. Articolato e molto complesso.
Vittorio Barbieri
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