martedì 25 marzo 2014

DR.+BÜRKLIN+WOLF=RIESLING

Dr. Bürklin-Wolf è tutt'altro che nuovo su queste pagine (vedi QUI e QUI), ma mai eravamo andati a curiosare di persona tra vigneti e botti aziendali accompagnati dal kellermeister piacentino Nicola Libelli che, insieme al collega altoatesino Oskar, è responsabile di questa recente e inedita gestione italiana della cantina di Wachenheim, nel Pfalz.
 
 
Meteo pessimo e scarsa possibilità di camminare nei vigneti, ma non ci siamo voluti far mancare una tappa nei mitici Kirchenstück, Jesuitengarten e Pechstein di Forst, in una piccola area dove si concentrano alcuni tra i più importanti Lage della zona.
Poi, via in cantina ad assaggiare i 2013 dalle botti ovoidali termoregolate da 24 ettolitri (ogni botte ovoidale in pratica contiene un Cru, o quasi) e dalle vasche in acciaio.
 
 
 
 
Oltre ai Riesling (il vitigno più coltivato in azienda, copre l'80% dei vigneti) naturalmente abbiamo provato altro, prove di Pinot Bianco in botti nuove, Sauvignon, Schreuebe e Pinot Nero, ma naturalmente l'attenzione, nelle righe che seguono, verrà dedicata esclusivamente ai Riesling.
Ecco i 2013 assaggiati a fine gennaio, quando alcuni vini dovevano ancora terminare la fermentazione:
 
Nicola Libelli nel Kirchenstück
 
Wachenheimer Böhlig
Dalle uve del primo passaggio in vigna (con successivi passaggi si raccolgono i grappoli per la versione Premier Cru del Böhlig). Acidità su di giri, molto deciso, agrumato, quasi spigoloso. Sviluppo semplice e sottile, affilato.
 
Wachenheimer Rechbächel
Da un monopole aziendale. Ancora in fermentazione, sensazioni fruttate di mela e ananas, residuo zuccherino a parte sembra comunque un po' più avvolgente del precedente, poco più largo.

Wachenheimer Goldbächel P.C.
Più complesso sia al naso che al palato, sfondo balsamico su una piacevole struttura fruttata.

Wachenheimer Böhlig P.C.
Vigna ricca di calcare per un vino di polpa e freschezza, dallo sviluppo sicuro.
 
 
Wachenheimer Rechbächel P.C.
Da una vigna situata di fianco al Böhlig, con maggiore contenuto di arenaria. Frutto immediato, più tondo e maturo del Böhlig.
 
Wachenheimer Gerümpel P.C.
Base agrumata, di limone e buccia d'arancia. Fruttato e diritto.

...poi quasi tutti i Grand Cru, ovvero, tra qualche mese, 20-22.000 bottiglie in tutto (solo 2.000 di Kirchenstück) sulle quasi 500.000 totali aziendali:
 
Gaisböhl G.C.
Da Ruppertsberg, suoli molto argillosi, un monopole aziendale di 7,5 ettari. Potenza e struttura, lunghezza. Muscoli portati con disinvoltura.
 
Ungeheuer G.C.
Lage di Forst dove l'azienda dispone di 1 ettaro. A fine fermentazione, si offre grasso e profondo, mandorlato.

Pechstein G.C.
Ancora da Forst, 1,7 ettari. Un po' chiuso, esprime toni affumicati e minerali con finale austero di mandorla amara.
 
Hohenmorgen G.C.
0,88 ettari a disposizione in uno tra i principali Lage di Deidesheim, con microclima particolarmente caldo. Profilo mediterraneo, con note fruttate generose, di pesca, palato strutturato e polposo, molto saldo.
 
Langenmorgen G.C.
Sempre da Deidesheim, Bürklin possiede una parcella di 0,68 ettari. Da una zona più fresca rispetto all'Hohenmorgen. Più stretto e snello, agile, lineare, bevibilità fresca.
 
Kirchenstück G.C.
Da mezz'ettaro di uno tra più importanti (probabilmente IL più importante) Lage del Pfalz, a Forst.
A fine fermentazione. Frutto e mineralità al naso, al palato polpa e lunghezza. Architettura grassa ma anche diritta, molto sicura, finale lungo e fresco.
 
Nel Kirchenstück
 
 
 
...e un po' di bottiglie, degustate parte in cantina e parte nel ristorante aziendale:
 
Wachenheimer 2012
Il “base” da 85.000 bottiglie (un terzo delle quali vengono esportate in Norvegia). Agrumi (limone),
acidità e una nota marina che lo rendono molto beverino.
 
Ruppertsberger 2012
35.000 bottiglie. Da suoli con elevata componente argillosa che accentuano la parte fruttata del vino. Profilo accattivante di immediatezza fruttata (note agrumate di caramella al limone). Più rotondo del precedente, ma con buon slancio acido e finale salato.
 
Ruppertsberger Hoheburg P.C. 2012
Floreale con note di albicocca, viaggia spedito al palato in buon bilanciamento tra residuo zuccherino appena accennato e freschezza acido-sapida.
 
Wachenheimer Rechbächel P.C. 2012
Carattere fine ed elegante, molto floreale.
 
Wachenheimer Gerümpel P.C. 2012
Eleganza fruttata agrumata; scorrevole.
 
Pechstein G.C. 2012
Succoso. Speziato e sassoso, mineralità ben integrata con la parte fruttata (pesca). C'è la consueta nota “stony” e fumosa del Pechstein ma con in più questa componente fruttata. Deciso ed energico con un lato più immediato e fine che lo rende completo.
 
 
Forster Ungeheuer 2005
Prima annata in Biodinamica per l'azienda. Annata calda e di basse rese. Molto frutto, poi mineralità, sassoso e leggermente affumicato. Annata molto espressiva e comunicativa, profilo generoso.
 
Forster Ungeheuer 1999
Vendemmia molto fresca per un vino elegante e tirato a lucido, quasi austero e molto ben contrastato. Non è contratto, ma nervoso sì, dà idea di ulteriori possibilità espressive nel tempo. Bel finale di mandorla dolce.

Chiudiamo infine con un assaggio fatto non in azienda come i precedenti, ma a Piacenza, all'Enoteca del Morino a metà marzo. Parliamo di un raro doppio magnum di Pechstein 2004, gran vino: agrumato e minerale, con note di fumo e cenere e un palato molto nitido, asciutto, in bell'equilibrio. Articolato e molto complesso.
 
Vittorio Barbieri

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