Non avevamo ancora
parlato di uno dei sei-sette vigneti mitici (e storicamente il più
caro per valore fondiario) della Mosella: il Doktor di Bernkastel.
Intanto, perché “Doktor”? Si dice che nel 1360 il
principe-vescovo Boemondo II di Trier fosse gravemente malato. Per
sua fortuna, un vignaiolo insistette a fargli degustare il vino di un
vicino vigneto: naturalmente il principe guarì il giorno dopo e il
vescovo decise che il vigneto prendesse il nome di "dottore".
Il culto del Doktor però
si è accresciuto grazie ad alcuni vini leggendari come il
Trockenbeernauslese 1921 di Dr. Thanisch, primo TBA prodotto in
Mosella. E fino agli anni '60 del secolo scorso una bottiglia di
Doctor spatlese di Wegeler costava il 30% in più di una di Chateau
Petrus.
3,3 ettari, quindi
un'estensione ridotta, da vero Grand Cru, a 130-200 metri sul livello
del mare posizionati dietro il campanile di Bernkastel. Esposizione a
sud, sud ovest, suoli di ardesia blu-scuro e pendenze da vertigine
per una vigna interamente coltivata a riesling con abbondante
presenza di ceppi centenari non innestati.
A Bernkastel abbiamo
assaggiato due esemplari della vendemmia 2004: annata
fresca e tardiva, con poca Botrytis e alte acidità. Annata da
kabinett e spatlese, più che da BA e TBA.
Due
tra i pochissimi fortunati proprietari di parcelle nel Doktor sono
Wwe. Dr. H. Thanisch/Erben Thanisch e Wegeler, di cui abbiamo
assaggiato i vini.
Gli
altri proprietari sono Wwe. Dr. H. Thanisch/Erben Müller-Burgraef
(occhio a non confondersi con la quasi omonima azienda...le etichette
dei vini peraltro sono molto simili!) e Patrick Lauerberg. Poi c'è
Reichsgraf Von Kesselstatt che ha affittato una parcella di 600 (!)
metri quadrati da Wegeler.
I VINI
I VINI
Bernkasteler Doktor
kabinett 2004 – Wwe. Dr. H. Thanisch/Erben Thanisch
La famiglia Thanisch ha
antiche tradizioni viticole (prima metà del XVII secolo), ma la fama
è diventata veramente significativa alla fine dell'800. Oggi è
Sofia Thanisch a guidare una delle due realtà nate nel 1988 dalla
scissione dell'azienda originaria, specializzata in vini con residuo
zuccherino prodotti da uve di Bernkastel: oltre al Doktor, le
proprietà vitate si trovano nel Lay e nel Badstube, per un totale di
7 ettari interamente coltivati a riesling (circa 1 nel Doktor) e meno
di 50.000 bottiglie all'anno. È probabilmente l'azienda il cui nome
è più legato alle fortune del vigneto, un binomio inscindibile.
Naso speziato di zenzero
con accenni di pesca e lime. Profilo immediato e comunicativo,
generoso nel concedersi ma dotato di levità elegante. Al palato il
residuo zuccherino è molto ben integrato e il finale, fresco e
scattante, fa pensare a una lunga vita. Paradigmatico, per aderenza all'annata e
per la capacità di unire polpa ed eleganza caratteristica del
vigneto.
Bernkasteler Doktor
spatlese 2004 – Wegeler
72 gr zuccheri, 8,8
acidità, 8% alcol
L'azienda ha sede a Kues,
di fronte a Bernkastel, aldilà della Mosella ed è stata fondata nel
1902, due anni dopo aver acquistato un pezzo di Doktor per 100 marchi
d'oro al metro quadro. Attualmente Norbert Breit, ex capo-cantiniere
di Dr. Thanisch, dirige i 14 ettari aziendali (1,12 nel Doktor, ma
ci sono anche parcelle nel Wehlener Sonnenhur, nel Graacher
Himmelreich e in altri due Lage di Bernkastel: Lay e Grabe) destinati
per due terzi a vini trocken per una produzione complessiva di quasi
100.000 bottiglie, esclusivamente di Riesling.
Preciso, lineare e
affilato. Naso leggermente affumicato, agrumato e con note rocciose,
poi frutti gialli sullo sfondo. Elegante, lungo e di grande
bevibilità, rispetto al precedente mostra un lato appena più
austero, meno esuberante, sfruttando una grande profondità gustativa
che si articola implacabile fino al finale nitido e armonico.
Vittorio Barbieri
Nessun commento:
Posta un commento