giovedì 13 novembre 2014

NUONE ANIME - Vigne dei Boschi

Ne avevamo parlato qui, di Paolo Babini, di Vigne dei Boschi (quindi anche della di lui moglie, Katia Alpi, sua partner a 360°) e del 16 Anime, luminoso outsider rieslingoso nato ai margini, anzi proprio al di fuori, delle zone più storicamente rinomate per il nostro vitigno: Valpiana, Brisighella, ovvero Appennino romagnolo al confine con la Toscana.
Paolo Babini, grande sensibilità unita a una solida preparazione tecnica, ha intuito le potenzialità della Vigna del Pozzo (320-330 metri slm, terreni calcareo-marnosi) impiantandola a Guyot nel 1998. Una delle vigne incastonate, quasi immerse, nei boschi brisighellesi a disposizione di Paolo.

La vigna del 16 Anime
 
Le vigne di Paolo Babini (in rosso quella di riesling)
 
L'avevamo definito come uno dei più stimolanti, curiosi e difficilmente inquadrabili Riesling nazionali, il 16 Anime, osservandone l'evoluzione attraverso una bella verticale che non aveva previsto l'assaggio della versione 2012 (all'epoca ancora in vasca).
Ora, grazie alla degustazione delle eccellenze de I Vini d'Italia 2015 dell'Espresso presso la fiorentina Stazione Leopolda, abbiamo colmato la lacuna.
 
Stazione Leopolda, Firenze
 
Diciamo subito che siamo di fronte ad una delle migliori riuscite del 16 Anime, forse proprio la migliore, che lo conferma tra i più personali Riesling nazionali.

16 Anime 2012 - Vigne dei Boschi
Forse non ha l'esuberanza e l'avvolgenza sapida rassicurante dei migliori altoatesini e langaroli, ma si sposta su un versante differente riuscendo a trovare un proprio, altro, carattere centrato su un verace e nervoso timbro austero.

 
Naso agrumato e sassoso con appena accennate sfumature balsamiche; palato scalpitante e salato, grintoso con sviluppo succoso e saporito. Finale teso, lungo e profondo.
Da provare e riprovare nei prossimi quindici anni.
 
Vittorio Barbieri

Nessun commento:

Posta un commento