giovedì 4 dicembre 2014

BINNER

Torniamo in Alsazia per una breve ma significativa incursione nel mondo del Riesling "naturale".
Audrey e Christian Binner sono i proprietari del Domaine Binner di Ammerschwihr, storico marchio a conduzione famigliare che gestisce 11 ettari vitati, comprese parcelle in alcuni Grand Cru come lo Schlossberg di Katzenthal.
Lo Schlossberg è un Cru piuttosto ampio esposto a sud che poggia su suoli ricchi di granito, sabbia e con presenza di rocce affioranti.
Qui il Domaine dispone di 0,38 ettari (età media vigneti di 30 anni) lavorati in Biodinamica.
Fermentazione spontanea in botti di rovere usate (...stra-usate, in parte sono addirittura centenarie) da 1.000 litri con lungo affinamento sulle fecce (un anno circa), niente chiarifiche, né filtrazioni prima dell'imbottigliamento.
 
Lieviti sul fondo di una botte; dal sito Internet aziendale
 
Un ringraziamento a Roberto Zanetti e alla Trattoria San Giovanni per aver "sacrificato" la bottiglia e all'amico Nicola Nebbia, collaboratore del Comitato Interprofessionale dei vini d'Alsazia, per averla condivisa con me.

Alsace Riesling Schlossberg Grand Cru 2004 - Domaine Binner
Naso inizialmente petrolioso-idrocarburico ma che lascia presto spazio a sensazioni più dolci di frutti in confettura, miele, persino zafferano (possibile conseguenza di una vendemmia leggermente tardiva in presenza di botrytis). Quindi profumi di complessa "dolcezza", accattivanti, con gradevole maturità e larghezza di frutto.
  
 
Il palato ha timbro ben diverso: se il naso si esprime con tratti espansivi e generosi, la parte gustativa è austera, molto secca, stretta e diritta con finale amarognolo. Palato quindi scontroso, spigoloso; una fucilata spiazzante, almeno per chi non è abituato alle bottiglie di Binner.
Vino intrigante, burbero e sfaccettato.
 
Vittorio Barbieri

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