Torniamo
in Alsazia per una breve ma significativa incursione nel mondo del
Riesling "naturale".
Audrey
e Christian Binner sono i proprietari del Domaine Binner di
Ammerschwihr, storico marchio a conduzione famigliare che gestisce 11
ettari vitati, comprese parcelle in alcuni Grand Cru come lo
Schlossberg di Katzenthal.
Lo
Schlossberg è un Cru piuttosto ampio esposto a sud che poggia su
suoli ricchi di granito, sabbia e con presenza di rocce affioranti.
Qui
il Domaine dispone di 0,38 ettari (età media vigneti di 30 anni)
lavorati in Biodinamica.
Fermentazione
spontanea in botti di rovere usate (...stra-usate, in parte sono
addirittura centenarie) da 1.000 litri con lungo affinamento sulle
fecce (un anno circa), niente chiarifiche, né filtrazioni prima
dell'imbottigliamento.
Lieviti sul fondo di una botte; dal sito Internet aziendale |
Un
ringraziamento a Roberto Zanetti e alla Trattoria San Giovanni per
aver "sacrificato" la bottiglia e all'amico Nicola Nebbia,
collaboratore del Comitato Interprofessionale dei vini d'Alsazia, per
averla condivisa con me.
Alsace Riesling Schlossberg Grand Cru 2004 - Domaine Binner
Alsace Riesling Schlossberg Grand Cru 2004 - Domaine Binner
Naso inizialmente
petrolioso-idrocarburico ma che lascia presto spazio a sensazioni più
dolci di frutti in confettura, miele, persino zafferano (possibile
conseguenza di una vendemmia leggermente tardiva in presenza di
botrytis). Quindi profumi di complessa "dolcezza",
accattivanti, con gradevole maturità e larghezza di frutto.
Il palato ha timbro ben
diverso: se il naso si esprime con tratti espansivi e generosi, la
parte gustativa è austera, molto secca, stretta e diritta con finale
amarognolo. Palato quindi scontroso, spigoloso; una fucilata
spiazzante, almeno per chi non è abituato alle bottiglie di Binner.
Vino intrigante, burbero
e sfaccettato.
Vittorio Barbieri
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