Non nuova nel rieslinGarten, l'azienda di Hardy Werlè (ottava
generazione familiare impegnata nell'attività vitivinicola) ha sede
a Forst, nel Pfalz, in un castello al centro del paese.
Fermentazioni
in legno (stuck da 1.200 litri) con lieviti indigeni e lunghi
affinamenti sulle fecce in cantina.
Per
Werlé Erben, Grainhübel
significa una piccolissima parcella (e poche centinaia di bottiglie)
di una vigna a piede franco piantata alla fine degli anni '60 del
secolo scorso. Il termine grainhübel
deriva dall'unione di due parole in tedesco antico che significano
"sabbia/ciotoli" e "collina" e che in fondo
rappresentano la carta di identità del vigneto, posto negli
immediati confini nord orientali di Deidesheim con esposizione a sud
ed estensione di circa cinque ettari.
Deideshemeir Grainhübel spatlese 2004
(10,5% alcol)
Al naso frutti gialli
(albicocca, ananas) in confettura e lievi note di zafferano, unione
gradevole di frutto e spezie dolci; sensazione "dolce"
anche al palato, che è morbido, reattivo ma non troppo e lì per lì
quasi placido, rassicurante, però ravvivato alla fine da una scia
sapida (più che acida) appagante. Piacevole.
Vittorio Barbieri
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