martedì 6 gennaio 2015

VON KESSELSTATT

650 anni di storia (l'attività è documentata dal 1349), dal 1978 di proprietà della famiglia Reh, Reichsgraf Von Kesselstatt oggi è nelle mani di Annegret Reh Gartner, la proprietaria, e dal 2005 di Wolfgang Mertes per la parte tecnica.
 
 
Fino al 1999 la sede aziendale era presso Palazzo Kesselstatt di Trier, dall'anno successivo è stata spostata a Schloss Marienlay, nella Ruwer.
Del resto in una così lunga storia movimenti, acquisizioni e cessioni non sono mancate ed ora l'azienda ha a disposizione parcelle nelle migliori vigne di Mosella, Saar e Ruwer per 36 ettari totali, 12 in ciascuna vallata. Gli ettari vitati sono stati 55 fino al 1999, quando 19 sono stati affittati o venduti. La proprietà è coltivata a riesling per il 98% con una produzione di 200-220.000 bottiglie medie annue.
A Graach l'azienda possiede il Josephöfer in monopolio e nella vicina Bernkastel, Von Kesselstatt è uno tra i cinque fortunati proprietari di parcelle vitate nei poco più di 3,26 ettari del mitico Doktor. E che parcella: 600 preziosissimi metri quadrati!
 
I filari di proprietà nel Doktor, dal sito Internet aziendale
 
Oltre ad appezzamenti nelle migliori vigne di Brauneberg, Piesport, Wehlen, Wiltingen, Ocken e Kasel, l'azienda è tra gli otto proprietari dello Scharzhofberg, nella Saar, con ben 6,6 ettari (sui 28 totali). Solo Egon Müller, con 8,4 ettari, ne possiede di più.
 
Parte della proprietà nello Scharzhofberg, dal sito Internet aziendale
 
In cantina fermentazioni con lieviti indigeni prevalentemente in acciaio (le botti di legno vengono usate solo per i Grosses Gewächs).
In una gamma molto ampia, abbiamo pescato nel mucchio tre spatlese di tre vigne e tre annate diverse.
 
Graacher Domprobst spatlese 2001
L'annata del "golden october", dove un ottobre caldissimo e poco piovoso (ma con notti fresche) ha riscattato un'estate piovosa che non faceva presagire meraviglie.

Nel Graacher Domprobst
 
Note terziarie eleganti al naso: susina in confettura, timo secco, poi rabarbaro e scie di zenzero. Palato di semplice e grande bevibilità, fresco, di sviluppo regolare. Sarà anche un po' semplice, ma per certi versi è il suo bello: la bottiglia finisce in un amen.

Bernkasteler Doctor spatlese 2008
Il vino attacca all'olfatto con fare generoso ed esotico, estroverso e ampio; note di pesca, mango, lieve accenno mentolato. La bocca ha buon peso, morbidezza, tratti dolci e larghi, ma è comunque salda. L'acidità, smorzata da una ricchezza gustativa avvolgente, tiene bene nel finale.
 
Scharzhofberger spatlese 2010
Annata di rese molto basse (33 hl/ettaro in tutte le vigne di proprietà, solo 17 hl/ettaro nei Lage più importanti).
Naso elegante con sensazioni di uva spina, pesca ed erbe, miele, poi leggero tono petrolioso.
Attacco rotondo e morbido, glicerinoso, residuo zuccherino presente ma ben contrastato dalle piacevoli note di buccia di limone in un finale che rinfresca e pulisce il palato.

 
 
Vittorio Barbieri

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