Siamo tornati in una delle abituali "case" del Giardino del
Riesling: Monsupello, azienda di Torricella Verzate (Pv) ben nota su
queste pagine, vedi qui e qui. Tornati a fare cosa? Una di quelle
degustazioni conviviali, non proprio a tema (a parte il vitigno di
partenza, chiaro): una miscellanea un po' caotica, un vero e proprio
caravanserraglio dove si mescolano territori, annate, storie e stili
diversi.
Degustazioni tecnicamente complicate che mettono alla prova i sensi e
la capacità di concentrazione dei degustatori e che permettono di
cogliere, nella (sovra)abbondanza di caratteri espressivi dei vini,
sfumature da riportare a casa e rielaborare in seguito.
Presente il consueto drappello misto di produttori oltrepadani e
piacentini, un grande ringraziamento a Pierangelo Boatti e a Marco
Bertelegni, padroni di casa generosi che, a corredo della
degustazione di Riesling, non possono far mancare, prima e dopo, le
loro eccellenti bollicine Metodo Classico da pinot nero.
I vini:
Homburger Trocken 2013
- Fürst Löwenstein
Dalla Franconia. Profilo
aromatico fruttato, mela verde molto intensa e ananas, e floreale; bocca semplice
e diretta, affilata, anche se corta, ma che va dritta al suo scopo: farsi bere senza
pensieri. Non pretende di essere chissà cosa e per una bevuta senza
fronzoli può essere un ottimo compagno.
Riesling Reserve 2012
- Willm
Da Barr (Alsazia). Selce,
note floreali e di frutta matura; più rotondo e meno fresco del
precedente, con lieve residuo zuccherino. Nel complesso, abbastanza piacevole ma un po' "seduto".
Alto Adige Val Venosta
Riesling 2012 - Falkenstein
Avevamo un altro ricordo
di questo vino e per questo ne sospendiamo in qualche modo il
giudizio, perché non possiamo non pensare che la bottiglia sia tra
quelle catalogabili come "poco felici" (conservata male?).
Note di pneumatico bruciato (di "frenata", insomma), riduzione, poi escono note di mela, un
affumicatura un po' greve, molto lento ad aprirsi; la bocca,
scombinata, riporta le note olfattive. Alla prossima.
Wachenheimer
Rechbächel trocken 2012 - Dr. Bürklin Wolf
Pfalz. Da un monopole
aziendale di un produttore abbonato a queste pagine (qui, qui e qui). Si
inizia a salire di livello. Salvia ed erbe alpine alle prime
olfazioni, per un naso accattivante e preciso; pieno al palato,
con tratti morbidi e rotondi. Avvolge e rassicura, forse poteva
avere più slancio acido-sapido.
Wachenheimer Rechbächel (vedi freccia) |
Ganz
Horn im Sonnenschein G.G. 2012 - Ökonomierat Rebholz
Pfalz.
Da alcune parcelle dell'Im Sonnenschein di Siebeldingen (se siete
curiosi vi rimandiamo a questo vecchio post). Primo vero picco
della degustazione. Cappero sotto sale al naso, poi agrumi, frutti
gialli, sasso bagnato. La bocca è giocata su un timbro sapido/salmastro molto
dinamico e fresco. Sviluppo gustativo complesso e molto saporito.
Gran vino.
Alto Adige Valle
Isarco Riesling 2011 - Köfererhof
Non lo facciamo apposta:
altra bottiglia che ci pare sfortunata. Naso pungente con sensazioni
di tonno in scatola e cipolla; note che tornano in bocca e
condizionano la degustazione. C'è struttura, potenza, sotto sotto
anche la tensione che ti aspetti, ma crediamo sia il caso di
rimandare la valutazione ad un prossimo assaggio.
Stielweg Alte Reben
2011 - Künstler
Rheingau. Naso cangiante
e molto complesso, tra i due-tre più belli della degustazione:
miele, menta, mela, ananas, camomilla; bocca ampia con sviluppo
fresco alternato a scie zuccherine, chiusura amarognola che fa perdere un po' di compattezza
generale e tende a slegare la struttura, ma il vino c'è tutto.
Profilo del suolo dello Stielweg |
Saarburger Rausch
kabinett 2011 - Geltz Zilliken
Dalla
Saar. Qui un approfondimento sull'azienda.
Vino
che divide i presenti. Il salto al mondo della Mosella, a "quel"
Riesling e lo stacco di genere con i precedenti si sente,
rischiando di far passare in secondo piano il vino. Gli equilibri
gustativi, soprattutto, iniziano a farsi più sottili e delicati.
Filigranati.
Leggero,
quasi leggiadro, un vino che danza sulle punte. Al naso note
sassose, albicocca, erbe aromatiche e lime. Attacco dolce e
rotondo (quasi 65 gr/l di residuo zuccherino), ma progressione
sicura con finale rinfrescante che "allunga" il vino. Da
risentire tra almeno cinque-sei anni per provarlo in una fase più
vicina alla piena espressività.
Erdener Prälat
auslese 2007 - Weins Prüm
Dal cuore della Media
Mosella e da uno tra i nostri Cru preferiti (vedi qui). Agrumi
canditi, frutti gialli in confettura, lieve zafferano. Attacco
felpato, sferico e cremoso con sviluppo vibrante e complesso; finale
fresco e molto lungo, armonico. Ha pienezza e concentrazione ma grandi
scioltezza e bevibilità. Un campione di eleganza. Vino completo,
che sarebbe bello riprovare tra una decina d'anni.
Dietro le case, sotto lo spuntone di roccia: Erdener Prälat |
Trittenheimer Apotheke
auslese 1990 - Ansgar Clüsserath
Ancora dalla Media
Mosella, un'azienda storica, uno tra i vari Clüsserath
della zona: 5 ettari (principalmente tra Dhron e Piesport) e circa
40.000 bottiglie prodotte. Nella gestione aziendale oggi Eva
Clüsserath
si è aggiunta al padre, Ansgar.
Toni ossidativi, con
rimandi che portano quasi ai Marsala "nobili", ricordi di
tiramisù e zabaione al caffè, confettura di rabarbaro, frutti canditi; bocca piena
ma agile al tempo stesso, lunga, più secca del precedente auslese.
Profilo complesso, quasi da meditazione, giocato su eleganti note
ossidative nobili. Fascino austero.
Vittorio Barbieri (ha collaborato Alberto Alfano)
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