Karthäuserhof
è un nome di punta della Ruwer, un approdo sicuro per chi vuole
avvicinarsi a una zona capace di regalare alcuni tra i vini
più elegantemente sottili e vibranti di tutta la Germania, grazie
anche alle doti del Karthäuserhofberg
(suoli di ardesia con inclusioni di ferro) e alla capacità di
tradurne i migliori caratteri.
parte del Karthäuserhofberg |
Non
ci siamo ancora occupati in modo approfondito dell'azienda, anche se
qui ne avevamo già fatto cenno. Aggiungiamo che nonostante il cambio
di proprietà avvenuto nel 2012, Cristoph Tyrrell è
ancora alla supervisione dell'azienda e lo staff tecnico è immutato
da allora.
Eitelsbacher Karthäuserhofberg
spatlese 2013 - Karthäuserhof
(57,6 gr/l residuo zuccherino, 7,5%
alcol, 9,7 gr/l acidità)
Annata di rese molto
basse, la media aziendale è stata di soli 30 hl/ha, cioè quasi la
metà rispetto alle annate "normali". Vendemmia del
riesling iniziata il 14 ottobre e terminata il 30 dello stesso mese.
La maggior parte degli imbottigliamenti, compreso quello del vino in
questione, è stata fatta a marzo 2014.
Espressivo e già piacevole nonostante la gioventù, su un timbro elegante e non troppo estroverso, ma già ricco di sfumature. Agrumi, ananas, pesca gialla, pasta di mandorla: frutto e "dolcezza" misurata al naso. Palato concentrato e molto preciso, lungo. Acidità molto viva, ma ben integrata. Sviluppo succoso con finale schioccante.
Bottiglia che si insinua con scioltezza ed è alto il rischio di finirla senza rendersene conto. Nel complesso molto elegante e molto beverino, un connubio che ci piace molto.
Cercheremo di risentirlo tra otto-dieci di anni.
Vittorio Barbieri
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