Oggi sul Rieslingarten è la volta di un'azienda poco nota della Mosella Centrale: Molitor Rosenkreuz, già incontrata qui nell'ultima tappa dell'Enolaboratorio Riesling monzese. Achim Molitor la gestisce dal 1995; sede a Minheim-Piesport, poco più di 5 ettari suddivisi principalmente tra tre vitigni: riesling (80%), pinot nero (15%) e dornfelder (circa 5%).
Approccio poco interventista in vigna (no diserbi chimici, no antiparassitari di sintesi) e in cantina (fermentazioni spontanee, nessuna chiarifica, né filtrazioni), dove prevalgnoo gli affinamenti in acciaio inox. 30-35.000 bottiglie prodotte in media ogni anno.
da www.weingut-molitor.eu |
L'azienda ha ancora disponibili alcune interessantissime vecchie annate, ma anche quelle più recenti meritano attenzione, come questo Piesporter Falkenberg trocken 2015, da un cru spesso utilizzato per produrre Eiswein.
Il Falkenberg si estende per quasi 50 ettari ad altitudine più elevata rispetto al più prestigioso (e persino più esteso) Goldtropfchen, che vanta un microclima più caldo; così come il Falkenberg arriva a ridosso del bosco sovrastante, tra 170 e 300 metri slm, il Godltropfchen si spinge fin quasi in fondo al pendio, a pochi metri dalla Mosella, da 100 a 200 metri slm.
Piesporter Falkenberg, da www.weinlagen.info |
Piesporter Falkenberg trocken 2015 – Molitor Rosenkreuz
Profilo generale di medio peso, diretto e affilato. Naso classico: il frutto fresco si combina con note di selce, poi floreali; accenni di discreta complessità che si faranno più intensi col passar degli anni. La bocca, sottile e verticale, è ancora un po' compressa ma regala un piacevole sviluppo, deciso e vispo.
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