Il
RieslingGarten si trasferisce nelle terre rosse vulcaniche di Urzig,
Mosella, Germania, nell'Urziger Wurzgarten, patria di vini
aromaticamente generosi, quasi tropicaleggianti, dove la componente
terpenica e Gewurztraminerosa del Riesling sa farsi sentire più che
altrove.
Stavolta,
per la degustazione delle bottiglie, siamo stati ospiti delle cantine
Francesco Montagna, interessante realtà bronese in crescita guidata
dalle famiglie Bertè e Cordini e dal brillante, e giovanissimo,
enologo Matteo Bertè, nostro complice di turno in fase
organizzativa.
IL
VIGNETO
L'Urziger
Wurzgarten, che ha uno dei nomi più belli che un vigneto possa
avere: il Giardino
delle spezie, sovrasta il villaggio di Urzig e confina con l'Erdener
Treppchen e l'Erdener Pralat.
Cru
unico per geologia e conformazione, è in pratica uno strapiombo di
roccia vulcanica rossa (riolite) proveniente da un'antichissima
eruzione, la cui lava, nel tempo, si è trasformata in pietre come
quella che vedete qui sotto. Vi è anche presenza di ardesia rossa e
grigia e di arenaria rossa.
Riolite dell'U.W...in cattività |
Il
colore rosso è conseguenza dell'alterazione della roccia dovuta
all'azione degli agenti atmosferici che hanno portato alla formazione di
ossido di ferro (ematite).
Atipico
in zona per la tipologia vulcanica del suolo che tende a dare
caratteri unici ai vini (aromi speziati e tropicali, strutture che
combinano freschezza ed opulenza), spesso ben riconoscibili in mezzo
agli altri, il vigneto oltre alle note pendenze estreme, ha
esposizione sud-sud est e si spinge fino a 320 metri s.l.m.
Il
Cru è piuttosto ampio (56 ettari) e vario, con parcelle di qualità
inferiore che però non lo fanno decadere al di sotto dell'ipotetico
rango di Grand Cru. In mezzo al Wurzgarten, troviamo un'altra vigna
dal nome quasi bondiano (nel senso di James Bond...):
Goldwingert, 0,3 ettari che molti produttori tendono a vinificare
come “Wurzgarten”.
L'insegna "hollywoodiana" dell'U.W. |
LE
AZIENDE
Ernst,
detto “Ernie”, guida l'azienda di famiglia (sede appena fuori
Bernkastel) dal 1987, ma prima, dopo studi enologici a Geisenheim, si
butta momentaneamente sull'archeologia deciso a mollare il vino e
l'azienda. Suo padre però si ammala nel 1986, così Ernie abbandona
gli studi archeologici e si tuffa definitivamente nell'avventura
enologica nel 1987.
Sui
suoi inizi si racconta una storia. Prima vendemmia, che Ernie si
ritrova tra capo e collo: l'azienda ha uve in diversi vigneti. In uno
di questi possiede 36 diverse parcelle, ma Ernie non sa esattamente
dove siano. Allora, con grande rischio, aspetta che gli altri
viticoltori raccolgano le proprie uve...quelle rimaste saranno le
sue.
Nel
frattempo, dagli 8 ettari iniziali, l'azienda passa a 25 ettari. Le
vigne si trovano nei villaggi di Bernkastel, Graach, Wehlen, Urzig e
Erden, dove è il principale proprietario nel Pralat di cui possiede
mezz'ettaro (cioè circa un terzo del totale) diviso in 20 parcelle,
un quinto del quale nel Pralat originale, quello pre-allargamento.
Lo
stile enologico è preciso e pulito. Anche grazie a fermentazioni
lente e lunghe, i vini sono espressivi, generosi e immediati,
armoniosi ed eleganti, talvolta più avvolgenti che slanciati, ma
senza perdere mai di vista lo sprint. Una sicurezza.
CHRISTOFFEL
JR.
Storica
azienda di Urzig (i Christoffel sono a Urzig dal 1600) fondata nel
1890 da Josef Christoffel che decise di aggiungere il “jr” al
nome dell'azienda per distinguersi dalla pletora di fratelli e cugini
viticoltori omonimi. Da sempre la famiglia possiede vigne a Urzig e
a Erden, ma dopo il matrimonio con una Prum, nel 1955, è arrivato in
gestione un ettaro tra Graach e Wehlen.
Oggi
l'azienda lavora 3,2 ettari complessivi coltivati a riesling. Il
cuore sta nell'Erdener Pralat (0,12 ettari), nell'Erdener Treppchen
(0,25 ettari, parte dei quali prossimi al Pralat) e soprattutto
nell'Urziger Wurzgarten (1,8 ettari).
Le
viti hanno un'età che va da 30 a 100 anni, molte sono allevate a
palo singolo. Le fermentazioni vengono svolte nei tradizionali Fuder
da 1.000 litri usando lieviti indigeni.
I
vini sono rustici e non sempre immediati, danno un'idea di rustica
austerità e, come altri Riesling della Mosella, tra i tre-quattro e
i cinque-sei anni dalla vendemmia, possono vivere una fase di
chiusura che rischia di penalizzarli all'assaggio. Più o meno quello
che è successo a Broni.
MERKELBACH
Storica
(te pareva...) e piccola azienda, ancor più piccola di Christoffel
jr, visto che sono meno di due gli ettari in produzione, tutti
coltivati a riesling e parzialmente su viti non innestate. Circa
20.000 bottiglie prodotte in media all'anno dai fratelli Rolf e
Alfred, accompagnati dalla temibile e comprovata fama di accogliere i
visitatori tra le 7 e le 7,30 del mattino!
Fondata
nel 1867, l'azienda vanta alcune tra le migliori parcelle nel
Wurzgarten e nel Treppchen. La vinificazione avviene nei
tradizionali fuder di legno (sulle etichette i Merkelbach
indicano il fuder di provenienza), incarnando ancora oggi una
tradizione fatta di vini essenziali e senza fronzoli, verrebbe da
dire “alla buona” nel senso migliore del termine. Eleganza,
nitidezza e semplicità. Punto.
Ah,
e uno tra i migliori rapporti qualità/prezzo in tutta la Mosella.
Urziger Sonnenuhr...ebbene sì, c'è una meridiana anche qui |
I VINI E
LE ANNATE
LE ANNATE
2008
Visto che gli unici 2008
della degustazione erano di Dr. Loosen, che dice Ernie della
vendemmia in questione? Dice che è una vendemmia classica, matura ma
non troppo, non stramatura, senza grandi accumuli zuccherini e con
buona mineralità. Acidità alte, al punto che Ernie ha ritardato gli
imbottigliamenti, lasciando i vini a contatto con le proprie fecce
fini per dare modo all'acidità di integrarsi al meglio con la
struttura.
La vendemmia da Dr.
Loosen è iniziata il 3 ottobre, presto, ma è finita il 16 novembre
(tra gli ultimi a raccogliere, Eiswein a parte).
In generale qualcuno ha
fatto paragoni con il 2004, s'è parlato di “Retro-Vintage”, una
vendemmia come ce n'erano spesso negli anni '80 e '90. Tanti vini di
categoria Kabinett, anche Spatlese, molto poco del resto. Un'annata
“classica” per vini classici.
Tra Urzig e Erden
qualcuno (Christoffel jr.) ha addirittura iniziato a raccogliere a
fine ottobre, perché gli accumuli zuccherini sono stati lenti a
causa del clima stagionale fresco e alcune aziende hanno terminato la
vendemmia con vini Spatlese il 20 novembre (tardi).
Qui le note sull'annata
2005
Elevate gradazioni
zuccherine dei mosti e ottime acidità, vini ricchi e concentrati.
Ideale sviluppo di Botrytis “buona”, che ha consentito importanti
produzioni di vendemmie tardive, al punto che qualcuno ha parlato di
“vendemmia del secolo”.
Clima perfetto da fine
agosto a tutto ottobre: nebbie la mattina presto, sole di giorno,
fresco la sera. Nei ricordi vendemmiali di Johannes Selbach
(Selbach-Oster) rimarranno due inconsuete grigliate all'aperto, una
delle quali a fine ottobre durante la raccolta di uve per
Beerenauslese e Trockenberrenauslese.
Annata da Spatlese in su,
anche se qualcuno ha comunque prodotto Kabinett (spesso con densità
da Spatlese) per soddisfare le relative quote di mercato.
Il caldo è proseguito
anche in inverno e per questo si sono prodotti pochi Eiswein.
2004
Qui le note sull'annata
I VINI
Alla degustazione (che si
è svolta il 29 marzo) oltre ai due giardinieri e ai padroni di casa,
erano presenti Marco Bertelegni, Stefano Pizzamiglio, Stefano
Calatroni e Alessio Brandolini.Abbiamo degustato alla cieca, suddividendo i vini in tre batterie e inserendo due intrusi appartenenti a un Cru (Erdener Treppchen) confinante con l'U.W., ma con caratteristiche diverse.
Da sinistra a destra: Pizzamiglio, Bertè sr., Calatroni, Bertè jr., Alfano, Brandolini, Bertelegni+Barbieri dietro l'obiettivo |
Urziger Wurzgarten
kabinett 2008 – Dr. Loosen
Colore più tenue
rispetto ai due successivi. Profilo immediato e diretto, semplice,
preciso. Classico.Pietra focaia, leggera affumicatura, poi agrumi e mela verde. Sviluppo agile e lineare ma polposo, finale citrino.
Molto piacevole.
Erdener Treppchen
spatlese 2008 - Dr. Loosen
Toni che oscillano tra
fiori, frutta quasi in confettura, lievi sensazioni mielate, poi
escono gli idrocarburi e qualche nota di cenere. Vino contrastato,
quasi un po' slegato, ma è un contrasto dolce/acido gradevole che lo
slancia e lo ravviva (amplificato oltretutto dalla carbonica ancora
presente). Profilo che, nonostante gli zuccheri evidenti, si rivelerà
più “duro” e austero rispetto al successivo, nel rispetto del
carattere dei due diversi Cru.
Urziger Wurzgarten
spatlese 2008 – Dr. Loosen
Pieno e polposo. Naso
leggermente tropicale, dove emergono anche lo zafferano, la pesca
bianca e l'anice, che si apre con generosità e calore maturo. La
struttura ha peso, avanza in souplesse, cremosa, e con meno contrasto
del precedente, sviluppandosi in un timbro dolce e sinuoso,
avvolgente e accattivante. Armonioso.
BATTERIA N. 2
Erdener Treppchen
spatlese 2007 – Christoffel jr.
Naso oggi sovrastato da
note di burro e di lieve straccio bagnato. Sotto le sensazioni
lattiche si muove un po' a fatica una polpa ricca e rustica, minerale
e leggermente floreale, che richiede un approccio più meditato. Ora
quasi chiuso in sé stesso.
Urziger Wurzgarten
spatlese 2007 – Christoffel jr.
“C'è una fuga di
gas?”, esclama qualcuno appena annusa il bicchiere. Gassoso e
potente, con note di pietra focaia, quasi leggermente terrose,
benzina. Insomma, naso persino violento, anche se affascinante e, col
passar dei minuti, variegato. Finale amarognolo. In generale, meglio
attendere qualche anno prima di risentirlo.
Urziger Wurzgarten
Auslese 2007 – Christoffel jr.
Torna la sensazione
lattico-burrosa, insieme a toni di miele, o meglio, di frutti
mielosi. Profilo austero e rustico, sviluppo nervoso, con leggera
sensazione tannica.
Urziger Wurzgarten
auslese fuder 16 2007 – Merkelbach
Più composto rispetto al
precedente. Note di grafite, di sasso bagnato, salmastre anche (che a
qualcuno ricordano vecchie gite alle Cinque Terre...). Il finale è
più armonioso del precedente, anche se non lunghissimo e un po'
semplice, ma molto piacevole.Stefano Pizzamiglio |
Urziger Wurzgarten spatlese fuder 15 2005 - Merkelbach
Bella e lineare combinazione di frutto maturo e mineralità, come è nello stile del produttore, che qui regala una piacevole balsamicità con sfumature di salvia. Vino non particolarmente complesso, ma appagante e di ottima bevibilità.
Urziger Wurzgarten auslese fuder 18 2005 - Merkelbach
Più polpa, più frutto, e sempre quella lieve balsamicità, qui un po' timida, ma presente. Facilità di beva e precisione. Finale armonioso che chiude su sensazioni di agrumi.
Urziger Wurzgarten
auslese fuder 18 2004 – Merkelbach
Torna lo zafferano, il
frutto sta tra il maturo e lo stramaturo, si muove in mezzo a
sensazioni di frutti gialli nostrani, albicocca, e non, maracuja, che
ci trasportano in una dimensione molto Wurzgarten, anche
nell'inconfondibile timbro del lychee, che lo porta a sfiorare
elementi di somiglianza con certi Gewurztraminer. Sviluppo gustativo
compatto e piacevole.
Vittorio Barbieri
bon, vi seguo ...
RispondiEliminaGrazie, Mauro
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