mercoledì 1 maggio 2013

VULCANO



Il RieslingGarten si trasferisce nelle terre rosse vulcaniche di Urzig, Mosella, Germania, nell'Urziger Wurzgarten, patria di vini aromaticamente generosi, quasi tropicaleggianti, dove la componente terpenica e Gewurztraminerosa del Riesling sa farsi sentire più che altrove.
Stavolta, per la degustazione delle bottiglie, siamo stati ospiti delle cantine Francesco Montagna, interessante realtà bronese in crescita guidata dalle famiglie Bertè e Cordini e dal brillante, e giovanissimo, enologo Matteo Bertè, nostro complice di turno in fase organizzativa.

IL VIGNETO
L'Urziger Wurzgarten, che ha uno dei nomi più belli che un vigneto possa avere: il Giardino delle spezie, sovrasta il villaggio di Urzig e confina con l'Erdener Treppchen e l'Erdener Pralat.
Cru unico per geologia e conformazione, è in pratica uno strapiombo di roccia vulcanica rossa (riolite) proveniente da un'antichissima eruzione, la cui lava, nel tempo, si è trasformata in pietre come quella che vedete qui sotto. Vi è anche presenza di ardesia rossa e grigia e di arenaria rossa.
 
Riolite dell'U.W...in cattività
Il colore rosso è conseguenza dell'alterazione della roccia dovuta all'azione degli agenti atmosferici che hanno portato alla formazione di ossido di ferro (ematite).
Atipico in zona per la tipologia vulcanica del suolo che tende a dare caratteri unici ai vini (aromi speziati e tropicali, strutture che combinano freschezza ed opulenza), spesso ben riconoscibili in mezzo agli altri, il vigneto oltre alle note pendenze estreme, ha esposizione sud-sud est e si spinge fino a 320 metri s.l.m.
Il Cru è piuttosto ampio (56 ettari) e vario, con parcelle di qualità inferiore che però non lo fanno decadere al di sotto dell'ipotetico rango di Grand Cru. In mezzo al Wurzgarten, troviamo un'altra vigna dal nome quasi bondiano (nel senso di James Bond...): Goldwingert, 0,3 ettari che molti produttori tendono a vinificare come “Wurzgarten”.
 
L'insegna "hollywoodiana" dell'U.W.
LE AZIENDE

Ernst, detto “Ernie”, guida l'azienda di famiglia (sede appena fuori Bernkastel) dal 1987, ma prima, dopo studi enologici a Geisenheim, si butta momentaneamente sull'archeologia deciso a mollare il vino e l'azienda. Suo padre però si ammala nel 1986, così Ernie abbandona gli studi archeologici e si tuffa definitivamente nell'avventura enologica nel 1987.
Sui suoi inizi si racconta una storia. Prima vendemmia, che Ernie si ritrova tra capo e collo: l'azienda ha uve in diversi vigneti. In uno di questi possiede 36 diverse parcelle, ma Ernie non sa esattamente dove siano. Allora, con grande rischio, aspetta che gli altri viticoltori raccolgano le proprie uve...quelle rimaste saranno le sue.
Nel frattempo, dagli 8 ettari iniziali, l'azienda passa a 25 ettari. Le vigne si trovano nei villaggi di Bernkastel, Graach, Wehlen, Urzig e Erden, dove è il principale proprietario nel Pralat di cui possiede mezz'ettaro (cioè circa un terzo del totale) diviso in 20 parcelle, un quinto del quale nel Pralat originale, quello pre-allargamento.
Lo stile enologico è preciso e pulito. Anche grazie a fermentazioni lente e lunghe, i vini sono espressivi, generosi e immediati, armoniosi ed eleganti, talvolta più avvolgenti che slanciati, ma senza perdere mai di vista lo sprint. Una sicurezza.
 
 
CHRISTOFFEL JR.
Storica azienda di Urzig (i Christoffel sono a Urzig dal 1600) fondata nel 1890 da Josef Christoffel che decise di aggiungere il “jr” al nome dell'azienda per distinguersi dalla pletora di fratelli e cugini viticoltori omonimi. Da sempre la famiglia possiede vigne a Urzig e a Erden, ma dopo il matrimonio con una Prum, nel 1955, è arrivato in gestione un ettaro tra Graach e Wehlen.
Oggi l'azienda lavora 3,2 ettari complessivi coltivati a riesling. Il cuore sta nell'Erdener Pralat (0,12 ettari), nell'Erdener Treppchen (0,25 ettari, parte dei quali prossimi al Pralat) e soprattutto nell'Urziger Wurzgarten (1,8 ettari).
Le viti hanno un'età che va da 30 a 100 anni, molte sono allevate a palo singolo. Le fermentazioni vengono svolte nei tradizionali Fuder da 1.000 litri usando lieviti indigeni.
I vini sono rustici e non sempre immediati, danno un'idea di rustica austerità e, come altri Riesling della Mosella, tra i tre-quattro e i cinque-sei anni dalla vendemmia, possono vivere una fase di chiusura che rischia di penalizzarli all'assaggio. Più o meno quello che è successo a Broni.
 
 
MERKELBACH
Storica (te pareva...) e piccola azienda, ancor più piccola di Christoffel jr, visto che sono meno di due gli ettari in produzione, tutti coltivati a riesling e parzialmente su viti non innestate. Circa 20.000 bottiglie prodotte in media all'anno dai fratelli Rolf e Alfred, accompagnati dalla temibile e comprovata fama di accogliere i visitatori tra le 7 e le 7,30 del mattino!
Fondata nel 1867, l'azienda vanta alcune tra le migliori parcelle nel Wurzgarten e nel Treppchen. La vinificazione avviene nei tradizionali fuder di legno (sulle etichette i Merkelbach indicano il fuder di provenienza), incarnando ancora oggi una tradizione fatta di vini essenziali e senza fronzoli, verrebbe da dire “alla buona” nel senso migliore del termine. Eleganza, nitidezza e semplicità. Punto.
Ah, e uno tra i migliori rapporti qualità/prezzo in tutta la Mosella.
 
Urziger Sonnenuhr...ebbene sì, c'è una meridiana anche qui
I VINI E LE ANNATE
 
LE ANNATE
2008
Visto che gli unici 2008 della degustazione erano di Dr. Loosen, che dice Ernie della vendemmia in questione? Dice che è una vendemmia classica, matura ma non troppo, non stramatura, senza grandi accumuli zuccherini e con buona mineralità. Acidità alte, al punto che Ernie ha ritardato gli imbottigliamenti, lasciando i vini a contatto con le proprie fecce fini per dare modo all'acidità di integrarsi al meglio con la struttura.
La vendemmia da Dr. Loosen è iniziata il 3 ottobre, presto, ma è finita il 16 novembre (tra gli ultimi a raccogliere, Eiswein a parte).
In generale qualcuno ha fatto paragoni con il 2004, s'è parlato di “Retro-Vintage”, una vendemmia come ce n'erano spesso negli anni '80 e '90. Tanti vini di categoria Kabinett, anche Spatlese, molto poco del resto. Un'annata “classica” per vini classici.
Tra Urzig e Erden qualcuno (Christoffel jr.) ha addirittura iniziato a raccogliere a fine ottobre, perché gli accumuli zuccherini sono stati lenti a causa del clima stagionale fresco e alcune aziende hanno terminato la vendemmia con vini Spatlese il 20 novembre (tardi).
2007
Qui le note sull'annata

2005
Elevate gradazioni zuccherine dei mosti e ottime acidità, vini ricchi e concentrati. Ideale sviluppo di Botrytis “buona”, che ha consentito importanti produzioni di vendemmie tardive, al punto che qualcuno ha parlato di “vendemmia del secolo”.
Clima perfetto da fine agosto a tutto ottobre: nebbie la mattina presto, sole di giorno, fresco la sera. Nei ricordi vendemmiali di Johannes Selbach (Selbach-Oster) rimarranno due inconsuete grigliate all'aperto, una delle quali a fine ottobre durante la raccolta di uve per Beerenauslese e Trockenberrenauslese.
Annata da Spatlese in su, anche se qualcuno ha comunque prodotto Kabinett (spesso con densità da Spatlese) per soddisfare le relative quote di mercato.
Il caldo è proseguito anche in inverno e per questo si sono prodotti pochi Eiswein.

2004
Qui le note sull'annata

I VINI
Alla degustazione (che si è svolta il 29 marzo) oltre ai due giardinieri e ai padroni di casa, erano presenti Marco Bertelegni, Stefano Pizzamiglio, Stefano Calatroni e Alessio Brandolini.
Abbiamo degustato alla cieca, suddividendo i vini in tre batterie e inserendo due intrusi appartenenti a un Cru (Erdener Treppchen) confinante con l'U.W., ma con caratteristiche diverse.

Da sinistra a destra: Pizzamiglio, Bertè sr., Calatroni, Bertè jr., Alfano, Brandolini, Bertelegni+Barbieri dietro l'obiettivo
BATTERIA N. 1

Urziger Wurzgarten kabinett 2008 – Dr. Loosen
Colore più tenue rispetto ai due successivi. Profilo immediato e diretto, semplice, preciso. Classico.
Pietra focaia, leggera affumicatura, poi agrumi e mela verde. Sviluppo agile e lineare ma polposo, finale citrino.
Molto piacevole.

Erdener Treppchen spatlese 2008 - Dr. Loosen
Toni che oscillano tra fiori, frutta quasi in confettura, lievi sensazioni mielate, poi escono gli idrocarburi e qualche nota di cenere. Vino contrastato, quasi un po' slegato, ma è un contrasto dolce/acido gradevole che lo slancia e lo ravviva (amplificato oltretutto dalla carbonica ancora presente). Profilo che, nonostante gli zuccheri evidenti, si rivelerà più “duro” e austero rispetto al successivo, nel rispetto del carattere dei due diversi Cru.

Urziger Wurzgarten spatlese 2008 – Dr. Loosen
Pieno e polposo. Naso leggermente tropicale, dove emergono anche lo zafferano, la pesca bianca e l'anice, che si apre con generosità e calore maturo. La struttura ha peso, avanza in souplesse, cremosa, e con meno contrasto del precedente, sviluppandosi in un timbro dolce e sinuoso, avvolgente e accattivante. Armonioso.

BATTERIA N. 2

Erdener Treppchen spatlese 2007 – Christoffel jr.
Naso oggi sovrastato da note di burro e di lieve straccio bagnato. Sotto le sensazioni lattiche si muove un po' a fatica una polpa ricca e rustica, minerale e leggermente floreale, che richiede un approccio più meditato. Ora quasi chiuso in sé stesso.

Urziger Wurzgarten spatlese 2007 – Christoffel jr.
“C'è una fuga di gas?”, esclama qualcuno appena annusa il bicchiere. Gassoso e potente, con note di pietra focaia, quasi leggermente terrose, benzina. Insomma, naso persino violento, anche se affascinante e, col passar dei minuti, variegato. Finale amarognolo. In generale, meglio attendere qualche anno prima di risentirlo.

Urziger Wurzgarten Auslese 2007 – Christoffel jr.
Torna la sensazione lattico-burrosa, insieme a toni di miele, o meglio, di frutti mielosi. Profilo austero e rustico, sviluppo nervoso, con leggera sensazione tannica.

Urziger Wurzgarten auslese fuder 16 2007 – Merkelbach
Più composto rispetto al precedente. Note di grafite, di sasso bagnato, salmastre anche (che a qualcuno ricordano vecchie gite alle Cinque Terre...). Il finale è più armonioso del precedente, anche se non lunghissimo e un po' semplice, ma molto piacevole.

Stefano Pizzamiglio
BATTERIA N. 3

Urziger Wurzgarten spatlese fuder 15 2005 - Merkelbach
Bella e lineare combinazione di frutto maturo e mineralità, come è nello stile del produttore, che qui regala una piacevole balsamicità con sfumature di salvia. Vino non particolarmente complesso, ma appagante e di ottima bevibilità.

Urziger Wurzgarten auslese fuder 18 2005 - Merkelbach
Più polpa, più frutto, e sempre quella lieve balsamicità, qui un po' timida, ma presente. Facilità di beva e precisione. Finale armonioso che chiude su sensazioni di agrumi.

Urziger Wurzgarten auslese fuder 18 2004 – Merkelbach
Torna lo zafferano, il frutto sta tra il maturo e lo stramaturo, si muove in mezzo a sensazioni di frutti gialli nostrani, albicocca, e non, maracuja, che ci trasportano in una dimensione molto Wurzgarten, anche nell'inconfondibile timbro del lychee, che lo porta a sfiorare elementi di somiglianza con certi Gewurztraminer. Sviluppo gustativo compatto e piacevole.

 
 
Vittorio Barbieri

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