martedì 23 febbraio 2016

CRONACHE TRIESTINE 2

La nuova Cronaca Triestina di Alberto Alfano (qui la precedente) ci riporta nel mondo di Unterortl-Castel Juval, stavolta con il Riesling “normale” annata 2012, già assaggiato e raccontato su queste pagine in occasione delle Giornate di Naturno 2013.



foto tratta da www.unterortl.it
di Alberto Alfano


Terzo mini-corso sulle tecniche di degustazione al B&B House 5 di Trieste, via Giulia 5, e ancora un vino di Unterortl-Castel Juval, l'Alto Adige Val Venosta Riesling 2012.

  
L'esame visivo è perfetto, con pulizia e limpidezza da manuale; naso d'approccio quasi delicato, con note d'idrocarburo graduali e gentili (meno d'impatto rispetto al Windbichel 2011 assaggiato un paio di settimane prima), sentori di zafferano e lievemente agrumati.
Naso e bocca molto didattici che non spiccano per intensità o per caratteristiche peculiari; domina un generale equilibrio. La piacevolezza complessiva si apprezza nell’armonia e nella rispondenza alle sensazioni che ci si aspetta da un buon Riesling della Val Venosta, anche se il calore alcolico e l'acidità relativamente contenuta non fanno pensare ad un vino con un grande potenziale d'invecchiamento.

In conclusione un buon vino, ma non un'eccellenza nel suo genere.

venerdì 12 febbraio 2016

16 ANIME NEL 2011

Paolo Babini è uno dei più bravi vignaioli che conosca (per approfondimenti vedere qui e qui).
Nella parola "bravo" ci stanno dentro un sacco di cose, come la cuiriosità e una grande preparazione tecnica messa al servizio di una innata sensibilità eco-viticolo-enologica. Poi è pure simpatico e di buona compagnia. E sì, direte voi, sarà pure simpatico finché vuoi, ma i vini?

Le vigne di Babini in inverno, da www.vignedeiboschi.it

Sorprendenti i bianchi a base albana, riesling e sauvignon, tra i più personali e originali in Italia ma senza essere formalmente estremi: grande bevibilità, espressività in scioltezza. Irrequieti e vispi, sapidi e profondi, talvolta taglienti, talvolta austeri, sempre grintosi; ecco, la grinta c'è sempre.
Ricchi, viscerali, profondi e dinamici i rossi, tra cui il Poggio Tura, grande Sangiovese d'altura.


In un lungo pranzo dall'amico Antonio Previdi (uno degli osti più bravi che conosca...), alla Trattoria Entrà di Finale Emilia, si sono succeduti svariati vini tra campioni di vasca/botti miei e di Paolo ed una miscellanea di vecchie bottiglie di varia provenienza.
Ma non vi parlerò di tutto questo, bensì di una bottiglia che ho "guadagnato" dallo scambio di flaconi a fine pranzo tra me e Paolo, assaggiata con calma a casa.

16 anime 2011 - Vigne dei Boschi
Naso preciso con note di selce e petrolio, roccia, sfondo di anice e agrumi: felice combinazione tra frutto, speziature e mineralità.
Bocca fresco-sapida non troppo verticale, equlibrata, gradevole; c'è lo slancio, lo senti nell'allungo finale e nella persistenza decisa, ma molto elegante, senza toni eccessivamente puntuti. Nel tempo (dal primo assaggio di giugno 2013) ha preso ulteriori scorrevolezza ed armonia.
Aspettiamo con curiosità un ulteriore assaggio tra almeno due-tre anni.


mercoledì 3 febbraio 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 13

Tredicesima puntata della video-scuola con una bella carrellata dal taglio didattico-introduttivo, utile per ribadire concetti e nozioni, per ammirare paesaggi e per vedere qualche faccia nuova (e meno nuova) tra i produttori della Mosella.
In tedesco, ma con sottotitoli in inglese. Dura circa 13 minuti. Buona visione.