venerdì 16 dicembre 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 24

Viaggio virtuale in un giorno di vendemmia nel Rangen de Thann (celebre Grand Cru alsaziano, l'unico su suoli vulcanici) con Hervé Schwendenmann, Presidente della Cooperativa Viticola Wolfberger: Riesling e Pinot Grigio, un suolo unico e pendenze da alpinista.
In francese, dura 4 minuti e 40 secondi.
Buone vacanze a tutti, ci rivediamo nel 2017.
 


giovedì 1 dicembre 2016

KERPEN 2001

Di Kerpen, azienda storica di Wehlen, nel cuore della Media Mosella, abbiamo fatto cenno già un paio di volte di sfuggita (qui e qui) in occasione dei racconti della “Scuola di Giardinaggio”, ovvero le serate didattiche che realizzo insieme ad ONAV.



Martin Kerpen conduce l'azienda insieme alla moglie Celia dal 1988, ottenendo circa 50.000 bottiglie ogni anno dai quasi 6 ettari di vigna. La maggior parte dei possedimenti, 55%, si trova nel Wehlener Sonnenuhr, completati da parcelle nel Graacher Himmelreich e nel Graacher Domprobst e da piccoli appezzamenti nel Bernkasterler Bratenhöfchen e nel Bernkasterler Johannisbrünnchen.

Dentro il Wehlener Sonnenuhr, con lo sguardo rivolto a Graach


Il 2001 in Media Mosella è stata inizialmente un'annata fredda e piovosa, ma fortunatamente segnata in seguito da un Golden October come non se ne ricordavano da tempo: temperature miti di giorno, notti fresche e praticamente nessuna pioggia. Alla fine, un'ottima annata, con acidità decise ma “mature” ed equilibrate e buone gradazioni zuccherine.



Wehlener Sonnenuhr spätlese trocken 2001 - Kerpen

Colore abbastanza carico, dorato e naso tendenzialmente “dolce” con sensazioni di mou caramellato, confettura di susine gialle e di rabarbaro, ananas e lievi toni di zafferano; molto piacevole e complesso anche se più orientato al versante fruttato. Palato in equilibrio, armonico, con il lato acido-sapido (soprattutto la parte acida) smorzatosi negli anni ed ora acquietato in uno sviluppo regolare e saldo a cui però manca, nel finale, la sferzata del campione.



giovedì 17 novembre 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 23

Lo scorso mese di ottobre è scomparsa Annegret Reh-Gartner, proprietaria di Reichsgraft Von Kesselstatt (di cui avevo parlato qui), figura importante per la vitivinicoltura della Mosella.
La ricordo con un bel video in cui ci fa compiere un tour tra i vigneti e le cantine dell'azienda fondata circa sei secoli fa.
In inglese, buona visione.


venerdì 4 novembre 2016

CLOS MATHIS 2013

Nuovo su queste pagine, André Ostertag porta con sé la fama di eretico (usa le barriques in una zona, l'Alsazia, in cui sono praticamente bandite), di intellettuale-filosofo-pittore ma, soprattutto, di bravo vignaiolo. Aldilà delle definizioni ci troviamo di fronte ad uno dei più stimolanti interpreti dei terroir alsaziani, da tempo con certificazione Biodinamica, che ha ormai abbondantemente superato le trenta vendemmie.
André ha ereditato l'azienda di famiglia, fondata nel 1966 dal padre, nel 1980 a soli 21 anni. Le vigne (tra cui 1,5 ettari nel Grand Cru Muenchberg) si trovano principalmente ad Epfig e Nothalten.

André Ostertag, da www.domaine-ostertag.fr
Il Clos Mathis prende nome dal proprietario che, dal 1997, ha iniziato a collaborare con Ostertag dopo anni di conferimento ad altre aziende; si tratta di soli 0,6 ettari cinti da un muretto a secco nei pressi di Ribeauvillé, in un ideale prolungamento dei Grand Cru Geisberg e Kirchberg. Le vigne terrazzate a causa della forte pendenza poggiano su suoli aridi di granito e gneiss, con esposizione a sud est.

Clos Mathis 2013 – Domaine Ostertag
Annata tardiva con clima fresco fino a giugno (Ostertag dice che nel 2013 l'inverno s'è mangiato la primavera), vini carichi di finezza ed eleganza come ai vecchi tempi, quelli pre-riscaldamento climatico. Di contro, però, il freddo s'è portato via qualche grappolo che ha sofferto particolarmente il clima rigido, assottigliando le rese finali.


 
Naso già abbastanza complesso, nonostante la gioventù, che si muove tra frutti bianchi, sensazioni floreali e vegetali (erbe aromatiche), poi una lieve sensazione di sasso e pietra; la bocca è piena, strutturata e salata. Lunga e ben equilibrata tra potenza e tensione.
Già godibile, da aspettare al prossimo varco tra quattro-cinque anni.

venerdì 21 ottobre 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 22

Avete ancora dubbi sulla (praticamente nuova, del 2012) classificazione dei vini tedeschi istituita dalla VDP? Nessun problema, ce la spiega direttamente Steffen Christmann, produttore del Pfalz e Presidente della VDP.
Dura sei minuti e mezzo, in inglese. Buona visione.


venerdì 7 ottobre 2016

GOTICO TROPICALE

Qua e là sul RieslinGarten si è già parlato di un mito alsaziano (e mondiale) come Zind-Humbrecht, vedi qui e qui, e ci torniamo grazie all'assaggio della versione 2011 dell'altrettanto mitico Clos Saint-Urbain, 5 ettari e mezzo inseriti nel Grand Cru Rangen.
Il Rangen ha suoli di rocce vulcaniche, grande presenza di tufo, esposti a sud con pendenze estreme.
Collocato all'inizio di una vallata fresca che ritarda le maturazioni, ha piovosità superiore alla media della zona, ma senza che ciò costituisca un problema perché il suolo è molto arido e le elevate pendenze impediscono l'insorgere di ristagni idrici.

Veduta del Clos, dal sito Internet di Zind-Humbrecht
È anche zona di temporali abbastanza frequenti, come testimonia l'unica volta in cui ci ho messo piede, anni fa: tuoni e fulmini che davano un carattere gotico affascinante all'insieme, tra i tetti aguzzi delle case ed il campanile di Thann e quelle pendenze che fan quasi paura. Meno affascinante però quello che è successo ad inizio agosto 2011, quando una grandinata ha causato danni alle uve con rese finali per pianta molto basse, conseguenti elevate concentrazioni zuccherine negli acini e conseguenti potenza e ricchezza del vino finito, dopo un anno di fermentazione svolta con i soli lieviti indigeni.


Rangen de Thann Clos Saint Urban Riesling 2011 – Zind Humbrecht
(zucchero 6,4 gr., pH 3,3, resa 34 Hl/Ha). Da viti con età media di 50 anni.
Naso ricco che, lì per lì, esprime toni minerali tra pietra focaia e polvere da sparo, note fumè e di croccante alle nocciola, ma poi si apre anche ad un frutto polposo quasi tropicaleggiante. Ricco, certo, intenso, ma elegante e complesso con quei toni al tempo stesso caldi e minerali.
Bocca che colpisce per l'attacco grasso e ampio, si sviluppa molto viva e chiude con grande lunghezza sapida.
Potente e dinamico, multiforme come solo i grandi vini sanno essere.

sabato 24 settembre 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 21

Mentre in alcune zone d'Italia la vendemmia è già finita, manca poco all'inizio della vendemmia del Riesling in Germania. Godetevi 5 minuti di relax (audio musicale, sottotitoli in inglese) per vedere come si svolge la vendemmia in Mosella. Buona visione.


domenica 11 settembre 2016

DI RITORNO DAL DOTTORE

Dire “Doctor” e dire “Dr. Thanisch” vuol dire fare un tuffo nella storia più pregiata e leggendaria della Mosella. Qui ne avevo già parlato, ma ora è il caso di tornare sul tema grazie all'assaggio della versione GG 2013 di Dr. Thanisch-Erben Thanisch.


In generale annata fresca e abbastanza piovosa, di alte acidità e maturità zuccherine non particolarmente alte, ottima per i Kabinett. In casa Thanisch vendemmia dal 18 ottobre all'8 novembre, rese basse di soli 35 hl/ha che ha limitato il numero di etichette prodotte, gradi Oechsle da 90 a 125. Le varie tipologie di Doctor sono state imbottigliate tra maggio e giugno 2014.


Berncasteler Doctor GG 2013Wwe. Dr. H. Thanisch, Erben Thanisch
Il naso è ancora in una fase di relativa semplicità, un primo stadio espressivo in cui emergono note di confettura di albicocca, frutti bianchi e sfumature mandorlate.
In bocca dà il meglio di sé e lascia presagire un luminoso futuro; essenziale e lungo, secco e deciso, si sviluppa compatto e roccioso fino a un finale dove trovano spazio eleganti toni lievemente affumicati e minerali.
Da risentire nel tempo, possibilmente una prima volta tra quattro-cinque anni. 650 bottiglie prodotte.

domenica 28 agosto 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 20

Van Volxem è tra i migliori produttori della Saar ed una tra le poche, fortunate aziende con vigneti nel mitico Scharzofberg. In questo video Roman Niewodniczanski, il proprietario, ci porta nell'ardesia di Wiltingen.
In inglese; dura poco meno di due minuti.


domenica 14 agosto 2016

AP 07

È sempre un piacere parlare di J.J. Prüm, mitico produttore della Media Mosella, con cui tra l'altro è stato inaugurato questo blog quasi tre anni e mezzo fa (vedi qui, anche per approfondimenti sull'azienda). L'occasione nasce dall'assaggio di una splendida auslese del 2005, in Media Mosella annata di vini ricchi (molte le auslese prodotte, poche le spätlese e i kabinett), spesso con tratti opulenti ed esotici.


Graacher Himmelreich auslese 2005 – J.J. Prüm
Occhio al numero AP, perché questa non è l'unica Graacher Himmelreich auslese dell'anno prodotta da J.J. Prüm, ma quella che riporta come ultima cifra “'07”, segno di un imbottigliamento tardivo (2007) che la differenzia dalle versioni “06” (imbottigliate nel 2006).


All'assaggio caratteri da vino “dolce”: naso di albicocca, pesca e susine mature (più in confettura, a dire il vero), mandarino, poi scie lievemente zafferanose e quasi tropicali. Palato arioso, leggiadro e molto scorrevole nonostante la grassezza ed il residuo zuccherino ben presenti. Bello slancio centrale e finale molto sicuro. Mirabile scioltezza espressiva.
Grande vino dolce, anzi, grande vino tout court. Già molto buono ora, sarebbe una fortuna riprovarlo tra dieci-quindici anni.

giovedì 28 luglio 2016

NUOVI VIAGGI NEL TEMPO

Un altro tassello nella storia del mitico Maximiner Herrenberg di Longuich (qui la storia del vigneto ed il racconto di alcune bottiglie, qui un altro post del rieslinGarten sul tema) grazie ad un nuovo assaggio fatto durante un pranzo al Voltone, bel ristorante a Castell'Arquato, sui colli piacentini, approdo sicuro e consigliato per chi transitasse da quelle parti e tra l'altro, da un po' di tempo a questa parte, molto sensibile al tema Riesling.

In basso a sinistra Longuich, perimetrato in rosso il Longuicher Maximiner Herrenberg

Longuicher Maximiner Herrenberg kabinett 1995 - Carl Schmitt-Wagner
Al primo impatto subito una nota che, leggendo “kabinett” in etichetta, potrebbe sorprendere: zafferano, alias probabile botrytis, in realtà tratto comune in molti Riesling prodotti in Media Mosella nel 1995, anche in categorie “basse” come kabinett. Poi anche sensazioni di menta, camomilla e confettura di susina. Naso terziarizzato e complesso che si muove tra freschezza e maturità di frutto. La bocca indugia più su un carattere marmellatoso e soffice, con acidità matura, ma sapidità che fa chiudere il vino con buono slancio finale e un carattere gustativo relativamente fresco.


domenica 17 luglio 2016

CLOS HAUSERER 2013

Di Zind-Humbrecht abbiamo già parlato qui, pagina alla quale (oltre al preciso e dettagliato sito internet aziendale) vi rimandiamo per qualche info sull'azienda. Ne riparliamo ora dopo l'assaggio di una annata recente di Clos Hauserer.


Clos Hauserer in una foto presa da www.zindhumbrecht.fr

Creato da Léonard Zind-Humbrecht nel 1973, questo clos su suoli di marne calcaree è parte del Grand Cru Hengst (nel villaggio di Wintzenheim) e prende nome dalla stradina adiacente la vigna: Häusererweg, cioè “strada delle case”. Prima annata prodotta nel 1975.


Clos Hauserer 2013 – Zind-Humbrecht
(zuccheri 23 gr, Ph 3, resa 29 hl/ha).
L'azienda segnala che il vino ha fermentato molto lentamente, fino a primavera 2014, probabilmente a causa (grazie?) all'alta acidità ed alla elevata concentrazione zuccherina.
Appena versato note lievitose e di fieno che, lì per lì, coprono intriganti toni minerali-sulfurei di pietra focaia; poi emergono sensazioni di frutta bianca matura a completare un quadro olfattivo complesso e in evoluzione, che necessita ancora di tempo per aprirsi del tutto.
In bocca lievissima carbonica e acidità che ravvivano un palato potente e abbastanza grasso, con un residuo zuccherino non basso, ma in armonia con la struttura, molto ben calibrato.
Vino dall'espressività ricca e affascinante, “spontanea” e verace ma al tempo stesso sfaccettata e multidimensionale. Andrebbe riprovato una prima volta tra almeno cinque-sei anni per provare a coglierne ulteriori sfumature.

domenica 10 luglio 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 19

Seconda e ultima parte (qui la prima) della video-intervista collettiva realizzata durante il "Riesling downunder" in Australia, simposio-degustazione organizzato nel 2015 da CellarHand (importatore e distributore) che ha visto protagonisti alcuni tra i migliori produttori tedeschi e austriaci.
Stavolta si parla di vigneti: ogni produttore racconta una delle proprie vigne. Dura poco meno di cinque minuti.


sabato 25 giugno 2016

SONNENFEUER II

Protagonista di una tra le più belle degustazioni del rieslinGarten per qualità dei vini, dell'atmosfera e dei partecipanti (vedi qui, anche per approfondimenti sull'azienda), Maximin Grunhaus è tra le aziende di riferimento della Ruwer.


Il “Grand Cru” aziendale, l'Abstberg, in passato dava il vino preferito dall'Abate e tuttora si estende per circa 14 ettari. Vitata da un millennio, la collina ha un sottosuolo di ardesia grigio-blu del Devoniano, con esposizione sud est/sud ovest e una pendenza che a tratti arriva a toccare il 70%.
Alla Taverna del Gusto di Piacenza ho assaggiato la versione kabinett “secca” 2009 dell'Abtsberg.


Abtsberg kabinett trocken 2009 – Maximin Grunhauser
Naso ricco e intenso di agrumi (leggermente canditi) e mandorla, ribes nero, zenzero, fiori macerati; sotto sotto c'è anche una lieve nota di riduzione che migliora con l'arieggiamento. Palato vivo e squillante, fresco e puntuto, deciso e abbastanza lungo.
Non è un vino che eccelle in finezza, ma che colpisce i sensi con efficacia e decisione.

lunedì 13 giugno 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 18

Volti noti, stra-noti e meno noti del Riesling tedesco in questa video intervista collettiva di due minuti e mezzo che racconta il "Riesling downunder" in Australia, simposio-degustazione tenutasi a Melbourne e Sydney nel 2015 ed organizzato da CellarHand (importatore e distributore).


lunedì 30 maggio 2016

KAITON 14

Sembra il nome, la sigla di un elemento della tavola periodica o di un metallo radioattivo, invece siamo di fronte ad uno dei migliori esempi di Riesling italiani, per la precisione altoatesini, anzi, della Valle Isarco: il Kaiton di Kuenhof.
Ne avevo già parlato qui (dove trovate approfondimenti sull'azienda e sul vino) in occasione della verticale ed ora aggiorno il racconto delle annate grazie all'assaggio della versione attualmente in commercio.


Alto Adige Valle Isarco Riesling Kaiton 2014 - Kuehnof/Peter Pliger
Teso, giovanile, anche spigoloso, certo, come tutti i Kaiton da giovanissimi, ma questo pare meno austero del solito; al naso è più accomodante, al momento meno minerale/roccioso e meno contratto e chiuso in sé stesso rispetto a precedenti annate colte in fasi così giovanili. Floreale (citronella) e agrumato, in bocca è snello e scorrevole, con una struttura lineare da peso medio. Alla fine sembra apparentemente immediato e semplice, comunque di grande bevibilità e da riprovare tra due-tre anni per una ulteriore verifica delle potenzialità espressive.


giovedì 19 maggio 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 17

Torna la Video-Schule con un bel video dedicato ai vigneti della Mosella e del Rheingau, a cura della Guild of Sommeliers con la partecipazione di Geoff Kruth che vi guiderà su e giù per i nostri amati ripidi pendii.
In inglese.


domenica 8 maggio 2016

RIZLING!

Primo Riesling sloveno sul RieslinGarten, scovato in Val Seriana lo scorso agosto ad Ardesio DiVino. Anche in Slovenia si produce Riesling Renano (lo chiamano "Renski Rizling") ed a Malečnik (nel nord est della Slovenia), sul fiume Drava, Joannes Protner gestisce 9 ettari di vigne.



Il suo Riesling proviene da due differenti vigne, una a Šempetrska Gorca, l'altra a Celestrina, entrambe a 320 metri di altitudine e con pendenze quasi da Mosella (30-45%) su suoli a base di marne scistose. In cantina pressatura a grappolo intero, successiva fermentazione in acciaio,  affinamento parte in acciaio e parte in botti grandi da 20 ettolitri, filtrazione e imbottigliamento. Produzione abitualmente intorno alle 7.000 bottiglie
Le foto dei vigneti sono prese dal sito internet aziendale: www.joannes.si


Renski Rizling 2013 – Joannes Protner
Naso fruttato, nitido e preciso, con sfumature di mela golden e sensazioni lievemente erbacee che sfociano, con il passare dei minuti, in tenui note floreali e minerali.
Bocca più sapida che acida, dove l'attacco è sinuoso, lì per lì apparentemente placido, ma si sviluppa con buona progressione. Non un mostro di dinamismo e freschezza, ma l'acidità saporita e "matura", ben integrata con il corpo, lo rendono un gradevole compagno a tavola.

venerdì 22 aprile 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 16

Con la Video-Schule oggi andiamo a volo d'uccello nei pressi di Senheim, zona delle Terrassenmosel, nell'ultimo tratto della Mosella poco prima di Koblenz. Zona forse meno mediatizzata ma con alcune parcelle al top della classificazione prussiana del 1868.
A voi i bellissimi paesaggi catturati da Jonas Kuhnen. Dura poco meno di due minuti. Buona visione.


venerdì 8 aprile 2016

KINDERGARTEN

Vino giovanissimo oggi sul Rieslingarten, un infante prodotto nel 2014 da uno tra i nomi più importanti del Rheingau: Künstler. Oggi è Gunther a guidare l'azienda di famiglia, precedentemente diretta da suo padre, Franz, ma le radici viticole famigliari vanno pescate nel 1648 in Repubblica Ceca. Solo dopo la seconda Guerra Mondiale Frank Künstler fonda l'azienda ad Hocheim, sulle rive del fiume Meno.

 
Gunther K.
Specializzata nella produzione di vini trocken, l'azienda gestisce 42 ettari tra Hocheim, Rüdesheim e Kostheim per circa 350.000 bottiglie annue.

Hochheimer Kinrchenstück kabinett trocken 2014
Residuo zuccherino 7 gr/l, acidità 7,1 gr/l, alcol 12%
Dalla vigna così chiamata perché situata accanto alla Chiesa di Hocheim (Kinrchenstück, nome che appare spesso nella toponomastica viticola tedesca, anche in altre zone, significa più o meno “appezzamento vicino alla Chiesa”). Qui Künstler possiede circa 2,5 ettari interamente vitati a riesling. Il suolo varia dal limo al loess con qualche inclusione sabbiosa ed è un Cru che tende a dare vini di immediata espressività ma che possono durare nel tempo.

Da www.weingut-kuenstler.de

Naso prima di tutto fruttato: pera, mela, pesca, lychee. Un frutto preciso e già espansivo, gradevole, che per il momento prevale sul resto. La bocca attacca polposa e quasi avvolgente, poi finisce fresca e abbastanza slanciata. Ammaliante e già, nonostante l'estrema gioventù, di buona ariosità espressiva.


venerdì 25 marzo 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 15

A spasso nelle vigne più ripide di Germania e d'Europa (Bremmer Calmont e dintorni), letteralmente vertiginose, tra i paesaggi viticoli più estremi ed affascinanti del mondo.


lunedì 14 marzo 2016

L'ALTRO HUMBRECHT

In Mosella ci sono i Prüm, in Alsazia gli Humbrecht: saghe famigliari e nomi ricorrenti che hanno fatto e fanno la storia del vino nei rispettivi territori. Gli Humbrecht sono vignaioli dal 1620, ma è innegabile che in Alsazia sia oggi Zind-Humbrecht il “marchio” per antonomasia, anche se non è l'unico, perché a Pfaffenheim Marc Humbrecht guida oggi il Domaine Paul Humbrecht (certificazione “biodinamica” dal 2001, mentre la più nota azienda di Turckheim ha ottenuto la certificazione due anni dopo).
Gli “altri” Humbrecht attualmente gestiscono 6 ettari dopo che Paul (colui che dà il nome all'azienda) a inizio '900 era stato il primo in famiglia ad imbottigliare; Pierre-Paul a fine anni '90 ha ufficializzato il passaggio all'Agricoltura Biologica prima ed alla Biodinamica poi.
Tra i vari Riesling prodotti in azienda ne abbiamo provato uno, il Prestige 2007 ottenuto da vigne di 60 anni, acquistato a Vini di Vignaioli (Fornovo) nel 2013.
Per conoscere virtualmente Marc Humbrecht e i suoi vigneti date un occhio a questo video.



Riesling Prestige 2007 – Domaine Paul Humbrecht
Impatto olfattivo idrocarburico, l'aerazione dà spazio a note di pietra focaia e ad un frutto “bianco” polposo che resta sullo sfondo. Quadro olfattivo generale dai lievi e molto ben controllati toni maturi; più minerale che fruttato, ha un'espressività verace e senza fronzoli ma nitida, pulita, di eleganza un po' austera.
La bocca ha buona struttura e grassezza innervate da un nerbo fresco-sapido intrigante (più sapido che acido), con finale deciso ed efficace. Buona bottiglia.


venerdì 4 marzo 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 14

In Mosella sono iniziati i primi imbottigliamenti dei vini dell'annata 2015. Scopriamo allora come è andata l'annata grazie al report dell'ormai familiare Ernst Loosen, qui in compagnia del suo kellermeister Bernhard Schug e del responsabile dei vigneti Roland Orthmann. Dura poco meno di 5 minuti, a voi.


martedì 23 febbraio 2016

CRONACHE TRIESTINE 2

La nuova Cronaca Triestina di Alberto Alfano (qui la precedente) ci riporta nel mondo di Unterortl-Castel Juval, stavolta con il Riesling “normale” annata 2012, già assaggiato e raccontato su queste pagine in occasione delle Giornate di Naturno 2013.



foto tratta da www.unterortl.it
di Alberto Alfano


Terzo mini-corso sulle tecniche di degustazione al B&B House 5 di Trieste, via Giulia 5, e ancora un vino di Unterortl-Castel Juval, l'Alto Adige Val Venosta Riesling 2012.

  
L'esame visivo è perfetto, con pulizia e limpidezza da manuale; naso d'approccio quasi delicato, con note d'idrocarburo graduali e gentili (meno d'impatto rispetto al Windbichel 2011 assaggiato un paio di settimane prima), sentori di zafferano e lievemente agrumati.
Naso e bocca molto didattici che non spiccano per intensità o per caratteristiche peculiari; domina un generale equilibrio. La piacevolezza complessiva si apprezza nell’armonia e nella rispondenza alle sensazioni che ci si aspetta da un buon Riesling della Val Venosta, anche se il calore alcolico e l'acidità relativamente contenuta non fanno pensare ad un vino con un grande potenziale d'invecchiamento.

In conclusione un buon vino, ma non un'eccellenza nel suo genere.

venerdì 12 febbraio 2016

16 ANIME NEL 2011

Paolo Babini è uno dei più bravi vignaioli che conosca (per approfondimenti vedere qui e qui).
Nella parola "bravo" ci stanno dentro un sacco di cose, come la cuiriosità e una grande preparazione tecnica messa al servizio di una innata sensibilità eco-viticolo-enologica. Poi è pure simpatico e di buona compagnia. E sì, direte voi, sarà pure simpatico finché vuoi, ma i vini?

Le vigne di Babini in inverno, da www.vignedeiboschi.it

Sorprendenti i bianchi a base albana, riesling e sauvignon, tra i più personali e originali in Italia ma senza essere formalmente estremi: grande bevibilità, espressività in scioltezza. Irrequieti e vispi, sapidi e profondi, talvolta taglienti, talvolta austeri, sempre grintosi; ecco, la grinta c'è sempre.
Ricchi, viscerali, profondi e dinamici i rossi, tra cui il Poggio Tura, grande Sangiovese d'altura.


In un lungo pranzo dall'amico Antonio Previdi (uno degli osti più bravi che conosca...), alla Trattoria Entrà di Finale Emilia, si sono succeduti svariati vini tra campioni di vasca/botti miei e di Paolo ed una miscellanea di vecchie bottiglie di varia provenienza.
Ma non vi parlerò di tutto questo, bensì di una bottiglia che ho "guadagnato" dallo scambio di flaconi a fine pranzo tra me e Paolo, assaggiata con calma a casa.

16 anime 2011 - Vigne dei Boschi
Naso preciso con note di selce e petrolio, roccia, sfondo di anice e agrumi: felice combinazione tra frutto, speziature e mineralità.
Bocca fresco-sapida non troppo verticale, equlibrata, gradevole; c'è lo slancio, lo senti nell'allungo finale e nella persistenza decisa, ma molto elegante, senza toni eccessivamente puntuti. Nel tempo (dal primo assaggio di giugno 2013) ha preso ulteriori scorrevolezza ed armonia.
Aspettiamo con curiosità un ulteriore assaggio tra almeno due-tre anni.


mercoledì 3 febbraio 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 13

Tredicesima puntata della video-scuola con una bella carrellata dal taglio didattico-introduttivo, utile per ribadire concetti e nozioni, per ammirare paesaggi e per vedere qualche faccia nuova (e meno nuova) tra i produttori della Mosella.
In tedesco, ma con sottotitoli in inglese. Dura circa 13 minuti. Buona visione.


martedì 26 gennaio 2016

CRONACHE TRIESTINE

Oggi sul Rieslingarten si inaugura una nuova rubrica, LE CRONACHE TRIESTINE, in cui l'amico e collaboratore della prima ora Alberto Alfano, racconterà gli assaggi rieslingosi effettuati in quel di Trieste, al B&B House5, dove da poco ha iniziato a deliziare i locali eno-curiosi con serate didattico-conviviali. Qui Alberto fa assaggiare 3-4 vini a serata, di diversi territori e vitigni nazionali, più o meno conosciuti, ed appena può ci infila un Riesling. Ecco, quando ci infila un Riesling ha l'obbligo morale di inviare un racconto.
A voi la cronaca n.1 di Alberto dunque, dedicata ad uno dei migliori Riesling altoatesini (Valle Isarco) e nazionali.


Da tempo volevo organizzare in quel di Trieste, la città che sta diventando la mia seconda casa, un breve corso di tecniche di degustazione. Qui gente con un bicchiere di vino in mano si trova a tutte le ore e in ogni angolo della città. Nella mia ancor limitata esperienza, però, ho visto molta gente bere, ma non tanti degustare. Allora mi sono riproposto di provare a raccontare, a chi interessato, come si degusta un vino, quali sono le tecniche di base. Ma avrei voluto farlo in una atmosfera conviviale e assolutamente poco formale. E finalmente ci sono riuscito.
Ospite del B&B House5, in via Giulia 5, nel centro della città, con cadenza quindicinale ho iniziato ad intrattenere alcuni curiosi, spiegando loro come degustare il prodotto che, a suo tempo, mi ha aperto un mondo.
Tra i primi vini in degustazione non poteva mancare un valido rappresentante di Riesling Renano italiano: il Windbichel 2011 di Unterortl-Castel Juval.
Aspetto visivo di un bel colore tendente al dorato, vivo e brillante come ci si aspetta dai vini di Castel Juval. Il naso apre con forti ed intense note di idrocarburo che ne costituiscono il descrittore dominante (le sensazioni fruttate e agrumate sono ormai in secondo piano), con un'unica intrusione: una piacevole nota di zafferano, ad ampliare uno spettro di profumi più accattivante che fine. Infatti è più l’intensità, che la finezza, il leit motiv dell’esame olfattivo.


La bocca si apre con una chiara corrispondenza con ciò che si è percepito al naso. L’inizio e il fin di bocca sono prorompenti, vigorosi, alcolici, ma stemperati da una vena acida ben presente. C'è struttura, pienezza, alcol.
Insomma, un vino piacevole, pronto, dal notevole impatto olfattivo, che trova riscontro in una bocca piena e gradevole. Rimane la curiosità di come un vino che appare già pronto oggi evolverà nel tempo. Come fare a soddisfare questo desiderio? Tenendone qualche bottiglia per i tempi a venire, ovvio.

lunedì 18 gennaio 2016

M. MOLITOR

Tra i più acclamati produttori della Mosella (con quartier generale ad Haus Klosterberg, di fronte a Zeltingen), Markus Molitor finora ha trovato colpevolmente poco spazio su queste pagine. In attesa di dedicargli lo spazio che merita, ecco una breve incursione nel suo mondo.


Markus inizia a gestire l'azienda di famiglia nel 1984, appena ventenne, ed oggi, dopo l'acquisizione di diverse parcelle nel corso degli anni, dispone di circa 40 ettari vitati tra Media Mosella e Saar; proprio in quest'ultima zona di recente ha ripreso in mano lo storico Ockfener Geisberg insieme a Van Volxem, mentre nella Media Mosella l'anno scorso è diventato proprietario di una parcella nel Bernkasteler Doctor.
In cantina lavora con leviti indigeni; fermentazioni e maturazioni in acciaio e botti da 1000, 2000 o 3000 litri, a seguire lunghe soste sulle fecce fini.


 
Noto anche per cercare di ottenere in ogni annata più vini possibili (di più categorie possibili) dai suoi numerosi vigneti per ricercarne l'espressione di ogni minimo dettaglio, in media produce un centinaio di vini all'anno, ma nel 2001 è arrivato a produrne addirittura 150.
L'annata 2008 ha avuto uno svolgimento parzialmente simile alla 2004, con vini che però, rispetto a quelli di quattro anni prima, mostrano mediamente più frutto e acidità più mature. Per Molitor la vendemmia si è svolta da fine ottobre al 25 novembre (è stato tra gli ultimi a finire di vendemmiare in Mosella), con coda finale il 23 dicembre per la raccolta dei grappoli ghiacciati destinati alla produzione di Eiswein.
A parte l'immagine della bottiglia, le foto provengono da www.markusmolitor.com.

Graacher Domprobst kabinett 2008 (11% alcol)
Nel Graacher Domprobst Molitor possiede 0,8 ettari.
Vino non etichettato come trocken ma che di fatto lo è, come segnalato dalla capsula bianca che solitamente Molitor usa per indicare i vini trocken.


Naso complesso che alterna frutta tropicale (ananas) e sensazioni di pesca a tratti minerali/sassosi, ma con prevalenza per un versante fruttato quasi esuberante. Bocca equilibrata, succosa e lunga, armonica nel non mostrare tratti taglienti, né eccessivamente opulenti, ma, al contrario, un insieme preciso, piacevole e ben definito.

venerdì 8 gennaio 2016

RIESLING VIDEO-SCHULE 12

Torna la video-schule e tornano le produzioni "Munchies" (2015, Vice Media) con Billy Wagner.
Dopo le vigne, le cantine. Dorothee Zilliken e Matthias Knebel i compagni del viaggio che stavolta tocca la Saar e la zona delle Terrassenmosel (Winningen, vicino a Koblenz). 
Poi divagazioni con un cantante pop locale e nella vita notturna degli studenti di Koblenz.
Dura 22 minuti. A voi.