martedì 27 novembre 2018

LE CRONACHE DI NATURNO-2018

È sempre un piacere tornare a Naturno (Val Venosta, Alto Adige) per le Giornate del Riesling ed in particolare per partecipare al concorso del miglior Riesling italiano. Occhio, ho scritto italiano, non italico. Dunque si parla di Riesling Renano prodotti in Italia, non di Riesling Italico.
La degustazione si è svolta il 7 novembre scorso presso la canonica di Tablà (con spettacolare vista sulla collina di Juval), mentre il 25 novembre sono stati resi noti i migliori 10 vini dell'annata 2017 sui 56 degustati. Un grande grazie a Monika Unterthurner, Norbert Dibiasi, Peter Dipoli ed alla Pro Loco di Naturno per l'impeccabile organizzazione ed ospitalità.
La foto della premiazione è stata "rubata" alla pagina Facebook RIESLINGTAGE NATURNS.
Ecco i primi dieci classificati:


1. Praecipuus - ROENO
2. Langhe Riesling Herzu – ETTORE GERMANO
3. Val Venosta A.A. Riesling – FALKENSTEIN 
4. A.A. Castel Ringberg – ELENA WALCH
5. Garda Riesling Emanuela – DUE PINI
6. A.A. Val Venosta Riesling Geieregg – HIMMELREICHHOF
7. A.A. Valle Isarco Riesling - PACHERHOF
8. A.A. Valle Isarco Riesling – KOEFERERHOF
9. A.A. Riesling Pitzon – NALS MARGREID
10. Trentino Riesling – FONDAZIONE EDMUND MACH


Dunque nella top ten 6 Riesling altotesini, 1 veneto, 1 piemontese, 1 lombardo ed 1 trentino, ma per la prima volta vince il Praecipuus, Riesling veneto - primo non altoatesino o piemontese a vincere la competizione - della Valdadige che non costituisce una vera e propria sorpresa, visto che è spesso tra i migliori. La versione 2017 si offre con un naso “dolce” e generoso rinfrescato da toni minerali (selce) che trova corrispondenza in un palato ampio e compatto, segnato da intensi rimandi di frutto speziato. Completo e accattivante.
L'Herzu di Germano è un habituè del podio. Quest'anno mostra un fine carattere fruttato maturo-balsamico, animato da un palato elegantemente nervoso.
Infine, sull'ultimo gradino del virtuale podio, Falkenstein, dagli intensi toni di mela verde che si riverberano nel palato ricco di frutto e potente, ma compatto e scorrevole.
Tra i primi dieci ho personalmente apprezzato in modo particolare anche il Riesling di Pacherhof. Elegante e (relativamente) sottile, sprigiona scie di frutto verde-balsamico attorno ad un corpo di fresca persistenza salina.
Per il resto, segnalo giusto un paio di piacevoli scoperte o riscoperte. Come Lehengut, ad esempio, per me una scoperta: piccola realtà Bio della Val Venosta che ha presentato un ottimo Riesling, fresco e salato. O Strasserhof, regolarmente tra i più interessanti Riesling sudtirolesi grazie ad uno stile incisivo, agrumato e nervoso dimostrato anche in questa occasione.

domenica 4 novembre 2018

KEES-KIEREN D'ASTA

Ancora un vino d'asta nel RieslinGarten. Stavolta tocca ad una rara (solo 48 bottiglie da 0,375 l e 96 da 0,75 l) auslese*** della Mosella, dove gli asterischi (o stelle) in etichetta indicano una maturazione zuccherina a livello di una Beerenauslese, superiore alle auslese classiche. 
Dunque, dall'asta 2016 del Bernkasteler Ring, una bottiglia di Kees-Kieren, azienda storica con sede a Graach, Mosella Centrale, e gestita da Ernst-Josef e Werner Kees che conducono vigneti sparsi tra Graach (Himmelreich e Domprobst), Kinheim (Rosenberg e Hubertuslay), Erden (Treppchen) e Kesten (Paulisnhofberg).

Graacher Domprobst

Graacher Domprobst auslese *** 2015 (vino d'asta, 0,375 l)Kees Kieren 
Residuo zuccherino 151 gr/l, acidità totale 11.2 gr/l, alcol 8% 
Al naso subito toni di zafferano, segno della presenza di molti acini botritizzati in fase di raccolta, poi un frutto speziato intrigante che oscilla tra note agrumate e tropicali; la bocca è un capolavoro di armonia: cremosa, fresca e salata. L'acidità è consona alla tipologia e riesce ad equilibrare il notevole impatto zuccherino iniziale, in un finale di rara precisione. Il tutto poi è percorso da una sapidità vibrante che fa la differenza ed è la vera spina dorsale della struttura. Grande vino dolce.