lunedì 21 ottobre 2019

MELSHEIMER

Sulle pagine del rieslinGarten quasi mai hanno trovato spazio vini spumanti, pardòn, Sekt, a maggior ragione a base Riesling, vitigno di difficile gestione per la produzione di questa tipologia. 
Quindi è con grande piacere che oggi vi parlerò di un Sekt della Mosella. 
L’azienda che lo produce si chiama Melsheimer e si trova nella parte bassa del fiume, a Reil, con suoli di ardesia rossa e grigia. È nota per essere tra i precursori di un approccio ecosostenibile alla vigna, assai raro in zona, concretizzatosi con l’avvicinamento al Biologico nel 1995 e con la certificazione per la Biodinamica ottenuta nel 2013.
Di fatto, anche grazie ai risultati ottenuti in termini di qualità, Thorsten Melsheimer e famiglia hanno spinto altre piccole realtà dei dintorni ad approcciarsi a metodi “eco-friendly”, sempre più diffusi in Mosella anche se di difficile realizzazione pratica in aree come questa. 

Vista del Mullay-Hofberg. Credit: melsheimer-riesling.de
Oltre all’approccio Bio, l’azienda – che coltiva quasi solo Riesling - produce Sekt dagli anni ’80 ed oggi dedica circa il 10% delle proprie uve a questa tipologia che si concretizza in tre etichette, due dal Mullay Hofberg (Extra-Dry e Dosage Zero), cru storico citato per la prima volta nel 1143, ed una ottenuta da varie vigne. 


Reiler Mullay-Hofberg Riesling Sekt Zéro Dosage 2015 - Melsheimer
Dopo un anno in legno piccolo prima della rifermentazione ed un affinamento sui lieviti pre-sboccatura di quasi 30 mesi, il vino si apre su un naso complesso che alterna toni agrumati di pompelmo, aromi di pera e mela verde, erbe aromatiche, gesso ed un lieve tocco idrocarburico. 
Bel palato, che mostra una ossatura sicura e decisa, viva e scattante, con finale asciutto e ben bilanciato. Buono anche da solo, è un vino molto gastronomico.