domenica 3 novembre 2013

LE CRONACHE DI NATURNO

Le Giornate del Riesling” è una bella cosa che ormai da nove anni, tra ottobre e novembre, succede a Naturno, in Val Venosta (Alto Adige).
Visite alle aziende, degustazioni, un concorso enologico che premia i migliori Riesling nazionali, menu dedicati al Riesling nei ristoranti della zona e, ma solo nelle prime edizioni (vogliamo ricordarlo perché speriamo si torni ad organizzarlo), un banco d'assaggio mondiale del Riesling.
Una specie di festival, insomma, ben organizzato dal Presidente del Comitato, Monika Unterthunter e da Margit Feichtinger, le anime gentili dell'organizzazione, insieme al vulcanico Peter Dipoli, Vice-Presidente, l'anima rude e senza peli sulla lingua di cui QUI trovate la storia del Riesling in Alto Adige scritta di suo pugno.
Siamo stati invitati dagli organizzatori a far parte della giuria del concorso enologico per il migliore Riesling italiano 2012 e, ovviamente, abbiamo accettato con grande piacere.
Naturno è un paesino di 5.500 abitanti vicino a Merano, a 554 metri slm, nella bassa Val Venosta, famoso per i suoi 315 giorni di sole all'anno. Ecco, i 315 giorni: noi il primo giorno ci siamo beccati uno degli altri 85.

Di quelli dove, oltre a non esserci il sole, diluvia tra le montagne e gli scenari paesaggistici si fanno gotici, cose che a noi uomini di pianura piacciono tanto e che quindi non ci hanno rovinato la giornata, anzi.
Il mattino della degustazione invece ci accoglie senza pioggia, spunta pure il sole (dunque siamo in uno dei famosi 315 giorni), la luce scalda gli occhi, le montagne si svelano. Siamo pronti.

 
Ciascuno dei 23 giurati (enologi, produttori giornalisti, blogger, sommelier) degusta i 47 vini in concorso sotto la supervisione di Norbert Dibiasi. In degustazione vini di un'annata che, sulla carta, in Alto Adige e non solo, è stata più elegante e scorrevole rispetto alla più calda 2011.
 
Monica Unterthunter e Norbert Dibiasi
La sessione mattutina serve per scremare e individuare gli 11 migliori vini che verranno riassaggiati nelle finali del primo pomeriggio per individuare i tre vincitori.
 
 
Conosceremo i nomi dei finalisti e degli altri vini in concorso solo l'11 novembre, quando a Naturno ci saranno le premiazioni. Quindi di seguito non troverete un mega-elenco di vini con relative descrizioni (qualcosa del genere ci sarà dopo l'11 novembre), ma qualche riflessione generale fatta ispirandosi ai vini assaggiati.

 
Difficile fare ordine tra i vini degustati alla cieca, di cui tuttora ignoriamo l'identità, e a territori mescolati, ma proviamo almeno a dividerli in ipotetiche tre categorie: da un lato vini ariosi ed espansivi, tra frutto dolce e mineralità, quasi esuberanti al naso, a volte tropicaleggianti, magari di peso (anche alcolico) ma non pesanti, perché innervati da freschezza e sapidità e quindi incisivi; poi esempi più stretti, verticali e sottili, qua e là leggermente verdi-vegetali, con acidità taglienti in parte ancora da digerire che comunque ravvivano frutto e struttura.
E infine una terza categoria, quella che ci piace meno, dove il Riesling emerge più sfuocato, perché su toni caldi e maturi che rischiano di appiattirne l'espressività, muscolosi ma un po' flaccidi e stanchi, di peso-ma-pesanti, alla fin fine più rozzi e incapaci di esaltare quelle che secondo noi sono le migliori doti dei Riesling nazionali. Vini che probabilmente traducono territori di provenienza più caldi, meno adatti a mettere il vitigno nelle condizioni di esprimere la sua enorme varietà di caratteri olfattivi e gustativi, i suoi delicati incastri ed equilibri.
Ne riparleremo tra un paio di settimane...
 
Vittorio Barbieri

2 commenti:

  1. Bella esperienza, bella atmosfera, bei colori. Traspare la tensione verso il meglio, anche verso una comunicazione che diventa comunicabilità. Tra persone con gli stessi obiettivi. bravi

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