sabato 27 settembre 2014

DR. F.WEINS-PRÜM 2012

Non nuovo su queste pagine (vedi qui), Bert Selbach vanta due parcelle di vecchie vigne nel Wehlener Sonnenuhr (una proprio accanto alla meridiana, l'altra più in basso, poco prima della Mosella), piccoli appezzamenti nel Graacher Dombropst, nel Graacher Himmelreich e nell'Ürziger Würzagarten oltre a parcelle in vigne minori di Wehlen e di Waldrach.
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Selbach inoltre è tra i pochissimi a vantare parcelle nell'Erdener Prälat; una nel Prälat originario acquistata nel 1957, 600 metri quadrati nella parte alta (tra 140 e 160 metri di altitudine) confinanti con una parte di Erdener Treppchen; un'altra più piccola (400 metri quadrati) da generazioni di proprietà dell'azienda nel "nuovo" Prälat.
Qui sotto vi rendiamo conto di due kabinett e una spatlese prodotti nel 2012 (sintetica descrizione dell'annata a questo link), annata che per Weins-Prüm ha significato 94-95 gradi Oechsle nei kabinett (con residui zuccherini impegnativi per la tipologia, ma gestiti molto bene) e 100-110 nelle spatlese. La vendemmia si è svolta dal 20 ottobre al 5 novembre.

 
Graacher Domprobst kabinett 2012
(8% alcol, 95 Oechsle, 8 gr/l acidità, 62 gr/l zuccheri)
Kabinett di peso. Naso che impatta su sensazioni di frutto dolce, poi camomilla. La prima impressione gustativa ricorda quasi una spatlese, lo sviluppo è ricco e pieno, snellito dalla freschezza acida, ma ora forse un po' monocorde.
Molto piacevole e immediato, aspettiamo qualche anno per avere anche maggiore articolazione.
 
Wehlener Sonnenuhr kabinett 2012
(8% alcol, 94 Oechsle, 7,8 gr/l acidità, 58 gr/l zuccheri)
Più slancio del precedente. Agrumato (pompelmo e limone) e salino, quasi più minerale che fruttato. Sviluppo diritto con sferzata rinfrescante che pulisce il palato nel finale. Di eleganza più austera rispetto al precedente, sapido più che acido e di grande beva nonostante una concentrazione importante per la tipologia.
 
Wehlener Sonnenuhr spatlese 2012
(7,5% alcol, 108 Oechsle, 8 gr/l acidità, 102 gr/l zuccheri)
Minerale e agrumato, con scie di erbe aromatiche, anche se ancora in debito espressivo al naso.
Il palato però è magistrale. Si apre e si riverbera con grande persistenza finale; in mezzo una progressione succosa e affilata, dinamica e molto scorrevole che mitiga l'alto contenuto zuccherino, benissimo integrato nella struttura.

 
 
Vittorio Barbieri

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