martedì 12 maggio 2015

MINIERE DI RAME

Schäfer-Fröhlich è uno degli interpreti di punta della Nahe, piccola regione capace di regalare alcune tra le più luminose gemme rieslingose grazie anche ad altri interpreti come, ad esempio, Emrich-Schönleber e soprattutto Dönnhoff.
La famiglia Fröhlich, e Tim in particolare, gestisce 16 ettari piantati principalmente (80%) a riesling e per il resto a pinot bianco in diversi Comuni della zona, quali Bockenau (dove ha sede l'azienda), Monzingen e Schlossböckelheim (dove si trova il Cru del vino che abbiamo assaggiato all'Antica Osteria del Teatro di Piacenza).
 
 
Schlossböckelheimer Kupfergrube spatlese trocken 2005 - Schäfer-Fröhlich
Da suoli vulcanici ricoperti di rocce magmatiche nerastre, porfido nero, e ardesia in un sito che a lungo è stato sede di una miniera di rame ("miniera di rame" è appunto il significato di "Kupfergrube") e che agli inizi del '900 è stato riconvertito a vigneto.
 
 
Naso nitido e preciso, al tempo stesso elegante e deciso, con sensazioni di camomilla, menta, frutto maturo e sasso bagnato; palato diritto e ben bilanciato con una godibile, e non troppo aggressiva, nota speziata-salata. I dieci anni di vita hanno dato respiro e slancio ad un vino che ha ancora tanto da dire.
Profondo, ma alla fin fine beverino, scorre, scorre, scorre...e dopo pochi minuti tocca piacevolmente ordinare una seconda bottiglia.
 
 
PS Come? Le foto della bottiglia son più belle del solito? Certo, è perché non le ho fatte io, ma Roberta Suzzani. Grazie, Roberta.



Vittorio Barbieri

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