In un temporalesco mercoledì di fine giugno si è svolta la quinta
Rieslingata estiva, ovvero una informale bevuta tra amici (colleghi
produttori e ristoratori) a base del nostro vitigno preferito. Per la
prima volta è stato il Ristorante Ca' dell'Orso (Torrano di Ponte
dell'Olio, Pc) ad ospitare l'evento.
13 le bottiglie stappate, prevalentemente tedesche e quasi
interamente trocken, alcune già assaggiate di recente durante
l'Enolaboratorio Riesling di Piacenza, come l'Abstberg kabinett
trocken 2008 di Maximin Grunhaus/Von Schubert (luminoso esempio classicheggiante
di kabinett della Ruwer), la Cuvée Frederic-Emile 2008
di Trimbach (diritta e lunga, segnata da sapide vibrazioni lievemente
ossidative) e il Nonnenberg 2005 di Breuer (gran vino,
elegante e compatto).
Tra le altre 10 bottiglie assaggiate ne ho scelte due di cui vi
parlerò in modo più approfondito, casualmente entrambe del
Rheingau: il Rudesheim Estate 2015 di Breuer e il “J”
spatlese trocken 2011 di Wegeler, scelte perché inedite su queste pagine, oltre che particolarmente riuscite e con buoni rapporto qualità/prezzo.
Le altre otto, in ordine sparso, a partire dai tedeschi: Schiefer
2014 di Villa Huesgen, in apertura di degustazione, un “base”
di razza. Hohenmorgen G.C. 2014 di Dr.
Buerklin-Wolf, Hocheim Kirchenstuck GG 2015 di Kunstler, una
bomba di intensità, Wolfer Goldgrube spatlese 2009 di
Vollenweider (l'unico non trocken del lotto); gli alsaziani
Breitenberg 2012 di Kubler e Steinert 2011 di P. Frick;
l'oltrepadano Landò 2010 de Le Fracce. E l'intruso a base
chenin blanc Les Tris de la Chapelle, botritizzato secco di
Chateau de Fosse-Seche, zona Loira ovest.
I due vini scelti, dicevo.
Con ordine, per primo il Rudesheim Estate 2015 di Breuer, un
“village” esemplare che vale quasi un Grand Cru, testimonianza
della bravura dei Breuer (oggi c'è Theresa alla guida) e, più di
tutto, delle potenzialità di quel territorio magico. Costo in
enoteca circa 21-23 €.
Immagine tratta da www.georg-breuer.com |
Da suoli ricchi di ardesia e quarzo, un'annata con inverno caldo,
primavera nella norma, estate calda con poche piogge. Rush finale
pre-vendemmia con settembre piovoso e clima che, con l'avvicinarsi
della raccolta, si è via via rimesso in sesto, garantendo alla fine
una bella annata. Rese di 45 Hl/Ha.
Rudesheim Estate
2015 trocken – G. Breuer
(Alcol 11,5%, zuccheri residui 7,7 gr/l, acidità totale 8,8 gr/l)
Naso
ben definito su toni di pera e frutti bianchi, frutti esotici ed erbe
aromatiche (finocchietto). Bocca ancora meglio: si sviluppa decisa in
scioltezza grazie a una struttura ampia molto sapida, lunga e
articolata. Potente ed elegante. Un finto “base” (in effetti un
“village”) che raggiunge livelli da Grand Cru.
Il
secondo vino è il “J” di Wegeler, “Grand Vin” dell'azienda
di Oestrich (Rheingau); Wegeler possiede anche una tenuta in Mosella,
a Bernkastel, con tanto di piccola parcella nel Doctor (qui ne
avevamo parlato).
Il
“J” proviene da 15 parcelle sparse tra Geisenheim e Rudesheim ed
è stato prodotto per la prima volta nel 1983. In rete si trova in
vendita sui 25 €.
Geheimrat
J spatlese trocken 2011 – Wegeler
(alcol 12,5%, zuccheri residui 8,3 gr/l, acidità totale 7,8 gr/l)
Al naso spiccano note di idrocarburo ben integrate con sensazioni
di pera e pesca, poi anche di erbe. In bocca lo stile è rigoroso ma
non troppo austero: salato, persistente, compatto. Bilanciato tra
acidità e zuccheri, risulta molto scorrevole e non banale. In una
parola “classico”.
Nessun commento:
Posta un commento