sabato 19 maggio 2018

RENANO ITALIANO

I Riesling Renano prodotti in Italia possono vantare una intrigante varietà espressiva, spesso più immediata, semplice e diretta (e certamente da valutare in archi temporali più brevi) rispetto a quella della maggior parte dei cugini teutonici, anche se alcuni esemplari di rimarchevole livello possono spingersi vicino a livelli assoluti. Il Riesling, come sempre, traduce con mirabile trasparenza ciò che il codice genetico del territorio invita ad esprimere, con tutte le infinite varianti del caso.
Breve premessa necessaria per introdurre l'excursus sui Riesling italiani affrontato in una serata molto ben organizzata da Onav Teramo ed Onav Pescara a Montesilvano (Pe). Prima di tutto un grande grazie a Nicola Angelozzi (Onav Teramo) e Loriano di Sabatino (Onav Pescara), alle due delegazioni ed al gruppo di appassionati e professionisti che hanno partecipato all'evento.
Le foto sono di Gianpiero Laviano, Gianluca Avanzini ed Onav Teramo e Pescara.


Viaggio in sei vini e quattro territori che spaziano dall'Alto Adige (due vini dalla Val Venosta ed altrettanti dalla Valle Isarco), alle Langhe Monregalesi ed infine alll'Oltrepo Pavese. 


Riesling 2016 – Befehlhof 
Serata inaugurata da una tripletta di vini del 2016, in Alto Adige vendemmia equilibrata ed elegante, a cominciare da questa realtà storica della Val Venosta. Il naso si apre su un lieve sbuffo lievitoso che subito evolve verso toni di pesca e albicocca, arancia, ma anche selciato e polvere da sparo, per regalare con l'ossigenazione nette note floreali. Palato sottile che sgomita, con finale asciutto e acidità ancora un po' compressa. Un vino di razza. 

Riesling 2016 – Oberlmairlhof 
Dalla Valle Isarco. Naso più aperto rispetto al precedente, con frutti bianchi maturi (mela) in evidenza, miele, erbe secche. Bocca più voluminosa, con maggiore ampiezza ed acidità matura già ben integrata. Articolazione gustativa ben risolta e armonica. Piacevole. 

Unterortl 2016 – Unterortl Castel Juval 
Dalla Val Venosta un vino che esprime al meglio la capacità di unire polpa ed eleganza tipica dei migliori vini della zona. Naso giovanile e appena ritroso, che per ora si esprime comunque su toni nitidi di pesca gialla, pompelmo e roccia bagnata, con lievi rimandi tropicali. Palato di medio corpo, compatto e lineare, molto succoso e saporito, animato da una sapidità trascinante. 

Hèrzu 2015 – Ettore Germano 
Salto nelle Langhe Monregalesi in un'annata calda e mediterranea. Esuberanza fruttata (mela verde quasi balsamica, melone) con cenni speziati e floreali (lavanda). Anche accenni di zafferano ad “addolcire” lo spettro aromatico. Bocca vouminosa e calda, che attacca grassa, ma si articola con adeguato contrasto. 

Kaiton 2013 – Kuenhof 
Ritorno in Valle Isarco con un'annata ricca, ma equilibrata. Carattere aromatico minerale e idrocarburico, con accenni di un'evoluzione terziaria ai primi stadi che rimanda anche a sensazioni affumicate balsamiche, poi di confettura di susina gialla, di erbe aromatiche, pesca bianca, scorza d'arancia e croccante alle nocciole. Potenza, complessità e grande vigore salato. 

Riesling 2010 – Monsupello 
Unico vino oltrepadano della serata, da un'azienda nota soprattutto per i Metodo Classico da pinot nero, ma che vanta una solida e storica produzione a base riesling renano. Vino di otto anni al limite del proprio apogeo espressivo, che mostra cenni di evouzione ossidativa (torrone, cedro candito, croccante, mela cotogna cotta), con un palato ricco dall'attacco potente e largo che si sviluppa con buon nerbo sapido.


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