650
anni di storia (l'attività è documentata dal 1349), dal 1978 di
proprietà della famiglia Reh, Reichsgraf Von Kesselstatt oggi è
nelle mani di Annegret Reh Gartner, la proprietaria, e dal 2005 di
Wolfgang Mertes per la parte tecnica.
Fino
al 1999 la sede aziendale era presso Palazzo Kesselstatt di Trier,
dall'anno successivo è stata spostata a Schloss Marienlay, nella
Ruwer.
Del
resto in una così lunga storia movimenti, acquisizioni e cessioni
non sono mancate ed ora l'azienda ha a disposizione parcelle nelle
migliori vigne di Mosella, Saar e Ruwer per 36 ettari totali, 12 in
ciascuna vallata. Gli ettari vitati sono stati 55 fino al 1999,
quando 19 sono stati affittati o venduti. La proprietà è coltivata
a riesling per il 98% con una produzione di 200-220.000 bottiglie
medie annue.
A
Graach l'azienda possiede il Josephöfer
in monopolio e nella vicina Bernkastel, Von Kesselstatt è uno tra i
cinque fortunati proprietari di parcelle vitate nei poco più di 3,26
ettari del mitico Doktor. E che parcella: 600 preziosissimi metri
quadrati!
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I filari di proprietà nel Doktor, dal sito Internet aziendale |
Oltre
ad appezzamenti nelle migliori vigne di Brauneberg, Piesport, Wehlen,
Wiltingen, Ocken e Kasel, l'azienda è tra gli otto proprietari dello
Scharzhofberg, nella Saar, con ben 6,6 ettari (sui 28 totali). Solo
Egon Müller, con 8,4
ettari, ne possiede di più.
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Parte della proprietà nello Scharzhofberg, dal sito Internet aziendale |
In
cantina fermentazioni con lieviti indigeni prevalentemente in acciaio
(le botti di legno vengono usate solo per i Grosses Gewächs).
In
una gamma molto ampia, abbiamo pescato nel mucchio tre spatlese di
tre vigne e tre annate diverse.
Graacher Domprobst
spatlese 2001
L'annata del "golden
october", dove un ottobre caldissimo e poco piovoso (ma con
notti fresche) ha riscattato un'estate piovosa che non faceva
presagire meraviglie.
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Nel Graacher Domprobst |
Note terziarie eleganti
al naso: susina in confettura, timo secco, poi rabarbaro e scie di
zenzero. Palato di semplice e grande bevibilità, fresco, di sviluppo
regolare. Sarà anche un po' semplice, ma per certi versi è il suo
bello: la bottiglia finisce in un amen.
Bernkasteler Doctor spatlese 2008
Bernkasteler Doctor spatlese 2008
Il
vino attacca all'olfatto con fare generoso ed esotico, estroverso e
ampio; note di pesca, mango, lieve accenno mentolato. La bocca ha
buon peso, morbidezza, tratti dolci e larghi, ma è comunque salda.
L'acidità, smorzata da una ricchezza gustativa avvolgente, tiene
bene nel finale.
Scharzhofberger
spatlese 2010
Annata di rese molto
basse (33 hl/ettaro in tutte le vigne di proprietà, solo 17
hl/ettaro nei Lage più importanti).
Naso elegante con
sensazioni di uva spina, pesca ed erbe, miele, poi leggero tono
petrolioso.
Attacco rotondo e
morbido, glicerinoso, residuo zuccherino presente ma ben contrastato
dalle piacevoli note di buccia di limone in un finale che rinfresca e
pulisce il palato.
Vittorio Barbieri
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