mercoledì 20 dicembre 2017

Meyer-Fonnè

Prima di tutto auguri di buon anno! Con questo post il rieslinGarten chiude il suo quinto anno di vita e riprenderà direttamente nel 2018. A presto, dunque.
Vi lascio con un breve racconto alsaziano.

Meyer Fonnè è gestita da tre generazioni dalla famiglia Meyer, di origine svizzera.
Félix Meyer, il fondatore, nel 1960 ha iniziato ad imbottigliare. Dal 1992 il nipote Felix ha preso le redini del Domaine, oggi esteso su dodici ettari suddivisi in sette comuni: Katzenthal (dove ha sede la cantina), Ammerschwihr, Ingersheim, Riqueuwhir, Kientzheim, Colmar e Bennwihr, con ben 5 Grand Cru a disposizione.
Per ovvie ragioni i terreni variano parecchio, dai depositi alluvionali (Colmar) ai suoli profondi di arenaria argillosa (Riqueuwhir), al granito (Katzenthal). Così come assai variano le pendenze: dal quasi piatto di Colmar ai pendii scoscesi di Katzenthal.
L'azienda, pur non essendo certificata, lavora seguendo i precetti dell'Agricoltura Biologica in vigna e con fermentazioni spontanee in cantina. Generalmente i vini affinano poi sulle fecce in botti grandi. Produzione media annua di 75-80.000 bottiglie.
Lo Schoenenbourg (dove Meyer-Fonné coltiva solo riesling) è un Grand cru di Riquewihr poggiante su suoli marno-calcareo-gessosi che vedono la presenza di arenaria rosa e sabbie glaciali. Particolare la presenza di marne verdognole del Keuper, una unità litostratigrafica dell'AltoTriassico, 230-200 milioni di anni fa.

Un dettaglio del G.C. Schoenenbourg

Schoenenbourg G.C. 2013 - Meyer Fonnè
Colore paglierino carico; profilo olfattivo che alterna cenni di frutta polposa a toni freschi: arancia (succo e buccia), pesca bianca, poi selce, lievi idrocarburi e accenni speziati.
La bocca attacca abbastanza grassa, ha struttura, ma progredisce e finisce con deciso slancio sapido e acido. Qua e là si intravedono quasi accenni di opulenza, però subito rinfrescati da scie saline e bella acidità che sostengono il vino fino alla fine. Un carattere intrigante per un vino di razza.
Felix Meyer, da www.meyer-fonne.com


Nessun commento:

Posta un commento