Prima di tutto auguri di buon anno! Con questo post il rieslinGarten chiude il suo quinto anno di vita e riprenderà direttamente nel 2018. A presto, dunque.
Vi lascio con un breve racconto alsaziano.
Meyer
Fonnè è gestita da tre generazioni dalla famiglia Meyer, di origine
svizzera.
Félix
Meyer, il fondatore,
nel
1960 ha
iniziato ad
imbottigliare.
Dal 1992
il
nipote
Felix ha preso le redini del Domaine, oggi
esteso su
dodici ettari suddivisi
in
sette comuni: Katzenthal (dove
ha sede la cantina),
Ammerschwihr, Ingersheim, Riqueuwhir, Kientzheim, Colmar e Bennwihr,
con
ben 5 Grand Cru a disposizione.
Per
ovvie ragioni
i
terreni variano parecchio,
dai
depositi alluvionali (Colmar) ai
suoli
profondi
di
arenaria argillosa (Riqueuwhir), al
granito (Katzenthal). Così
come assai variano le pendenze: dal quasi
piatto di
Colmar
ai
pendii scoscesi di
Katzenthal.
L'azienda,
pur non essendo certificata, lavora seguendo i precetti
dell'Agricoltura Biologica in vigna e con fermentazioni spontanee in
cantina. Generalmente i vini affinano poi sulle fecce in botti
grandi. Produzione media annua di 75-80.000 bottiglie.
Lo
Schoenenbourg
(dove
Meyer-Fonné coltiva solo riesling)
è
un
Grand cru di
Riquewihr poggiante
su suoli marno-calcareo-gessosi che vedono la presenza di arenaria
rosa e sabbie glaciali. Particolare
la presenza di
marne
verdognole
del Keuper, una
unità litostratigrafica dell'AltoTriassico,
230-200
milioni di anni fa.
Un dettaglio del G.C. Schoenenbourg |
Schoenenbourg
G.C. 2013 - Meyer Fonnè
Colore
paglierino carico; profilo olfattivo che alterna cenni di frutta
polposa a toni freschi: arancia (succo e buccia), pesca bianca, poi
selce, lievi idrocarburi e accenni speziati.
La bocca
attacca abbastanza grassa, ha struttura, ma progredisce e finisce con
deciso slancio sapido e acido. Qua e là si intravedono quasi accenni
di opulenza, però subito rinfrescati da scie saline e bella acidità
che sostengono il vino fino alla fine. Un carattere intrigante per un
vino di razza.
Felix Meyer, da www.meyer-fonne.com |
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