Oggi sul rieslinGarten sarà
protagonista uno dei massimi interpreti mondiali del Riesling: Helmut Donnhoff, dalla Nahe (Germania), con la versione 2014 G.G. di
Hermannshohle. Qui un breve approfondimento video sulle vigne aziendali.
2014, dunque, annata
dall’andamento climatico altalenante con fioritura precoce - quasi
un mese di anticipo rispetto alle medie degli ultimi anni - estate
fresca, poi caldo e piogge in vendemmia con conseguente rischio
botrytis. Una di quelle situazioni che mettono alla prova le
capacità (ed il sistema nervoso) dei produttori, chiamati ad essere
perfetti in termini di tempistiche e selezioni in vigna.
Hermannshohle, uno dei più importanti vigneti di tutta la Germania, è posizionato nel comune di
Niederhauser su suoli di ardesia grigio-nera con presenza di elementi
vulcanici (rocce ignee estrusive, ovvero residui solidificati di lava
vulcanica) e in parte minore di porfido e calcare. Esposizione sud ad
un altitudine media di circa 150 metri slm.
Hermannshohle
G.G. 2014 – Donnhoff
Naso
ampio in continua evoluzione, dove spiccano
note di frutti tropicali e frutti bianchi freschi quasi balsamici,
più che caratteri minerali. Palato molto sfaccettato; ci sono
potenza e concentrazione ma anche tensione e profondità sapida.
Finale molto lungo e ben
contrastato.
Vino
importante per ampiezza e complessità, ma al tempo stesso lieve e
persino quasi
aereo nella sua dinamica gustativa che incede con
disarmante, ariosa
nonchalance.
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