lunedì 9 marzo 2020

KARL ERBES

Erbes è un cognome storico della viticoltura in Mosella, ma l’azienda “Karl Erbes” è stata fondata dall’enologo omonimo solo nel 1967. Dopo esperienze giovanili in altre realtà e un’attività di consulenza presso molte aziende di Erden e Ürzig (proseguita anche dopo aver fondato la propria azienda), Karl è partito in proprio con soli 1.000 (!) metri quadrati di vigna a disposizione. 
Nel corso degli anni ha ampliato la superficie acquistando piccole parcelle nell’Ürziger Würzgarten e in particolare nell’area della sottozona Kranklay, accanto all’Erdener Prälat. Stefan Erbes, che lavora col padre dal 1984 e dal 2002 gestisce l’azienda, nel tempo ha ulteriormente ingrandito la superficie vitata fino ai circa 5 ettari attuali sparsi tra Ürzig, dove ha sede l’azienda, ed Erden, compresa una minuscola sezione in affitto nell’Erdener Prälat . 


Il 2017 è stata un’annata di rese molto basse (35 hl/ha) come nel resto della Mosella, principalmente a causa delle gelate di aprile, ma di eccellente qualità. Per Stefan Erbes vendemmia dall’1 al 16 ottobre, con i primi giorni riservati ai vini base, ai trocken e ai vini dei predicati più bassi, mentre l’ultima settimana – anche grazie all’arrivo della botrytis - è stata riservata ai predicati più alti e ai vini dolci. 
In cantina fermentazioni con lieviti indigeni e affinamenti sulle fecce fino all’imbottigliamento, che viene effettuato nella primavera successiva alla vendemmia. 
I due vini di cui ho scelto di parlarvi provengono dalla stessa azienda, dalla stessa annata e dalla stessa tipologia, ma da vigneti diversi (anche se attigui). Un faccia a faccia didattico che mette in luce le differenze, soprattutto pedologiche, tra diversi territori.


Erdener Treppchen spätlese trocken 2017 – Karl Erbes 
Da settori del Treppchen prossimi al Prälat. 
Il naso esordisce con note minerali e di fumo, poi agrumate, infine esprime una fine austerità floreale e di erbe (anice). Il palato è vivo, secco e austero, ma non duro, con un incedere dinamico e diritto anche se tutto sommato semplice e lineare. Bottiglia che probabilmente necessita ancora di un anno o due per aprirsi, ma che già ora costituisce una bevuta piacevole. 

Ürziger Würzgarten spätlese trocken 2017 – Karl Erbes 
Rispetto al precedente è più aperto, di lettura più immediata, con sensazioni olfattive di frutti gialli (pesca) e agrumi (pompelmo), ma anche di spezie dolci. La bocca ha più peso e un’avvolgenza che lo arrotonda facendolo virare verso la categoria halbtrocken (semi-secco), con una polpa morbida e cremosa che tuttavia trova un finale adeguatamente teso.

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